gazzanet

Capello: “La Serie A non ti prepara per la Champions. Calo Juventus come quello del Napoli col Real Madrid”

Le parole del tecnico friulano ai taccuini di As

Redazione ITASportPress

Dall'analisi della Champions League a quella della nostra Serie A, passando per un approfondimento della finale di Cardiff vinta dal Real Madrid contro la Juventus, due squadre che conosce bene per averle allenate in passato. Lunga intervista rilasciata da Fabio Capello ai taccuini di As; ecco quanto dichiarato dal tecnico friulano:

CHAMPIONS LEAGUE - "Il calo della Juventus a Cardiff è simile a quello che ha avuto il Napoli quando al San Paolo, dopo un gran primo tempo, è crollato contro il Real Madrid nel ritorno degli ottavi di finale della Champions League. In Serie A non c'è una squadra che può competere per 90 minuti contro l'intensità del Real Madrid, che fisicamente è una squadra molto forte. In Italia quest'anno Juventus, Napoli e Roma hanno giocato solo un tempo, evidentemente la Serie A non ti prepara nel migliore dei modi alla Champions League".

SERIE A - "In passato il campionato italiano è stato il numero uno al mondo, le nostre squadre non erano affatto inferiori a quelle di Spagna o Inghilterra. Adesso sembra che la cosa sia cambiata in questi ultimi anni".

CARDIFF - "Altro che Higuain e Dybala, il problema della Juventus è stato un altro: Zidane ha creato un disegno in cui, certe volte, il Real Madrid difendeva con otto uomini. A livello tattico, per la Juventus sarebbe stato meglio se avesse giocato Bale titolare".

ZIDANE - "E' stata la sorpresa degli ultimi anni. Perez ha avuto il coraggio di puntare su di lui: dopo tutto quello che ha fatto da giocatore, ha capito che anche da allenatore poteva dare il suo contributo. Lui non ha vacillato, altrimenti i giocatori avrebbero iniziato a dubitare. Quando si dispone di grandi campioni si ottengono risultati: bisogna farli stare tranquilli, mettendoli nel posto giusto in campo. È necessario comprendere tutto quello che può darti il gruppo. Zidane ha carisma. Se un ex giocatore che ha avuto la sua carriera dice qualcosa, un giocatore si fida. Un'altra sua grande virtù è l'umiltà. Tatticamente ha gestito la squadra con equilibrio. Ha messo un po' del suo stile italiano nei disegni in campo. Ha trasmesso nello spogliatoio una cosa fondamentale per vincere le partite: la credibilità". 

CASEMIRO - "E' stato fondamentale. E pensare che Benitez è stato criticato quando ha deciso di puntarci. Nel corso del tempo, il brasiliano ha dimostrato di essere un giocatore chiave in una squadra piena di stelle".

RONALDO - "Condivido la scelta di farlo giocare centravanti, si vede che è suo agio e i risultati parlano chiaro. Senza dubbio vincerà il Pallone d'Oro".