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Champions League, Sacchi: “Juventus e Roma ai quarti? Niente salto di qualità senza stile, in Spagna invece…”

"Purtroppo lo stile non lo richiedono gli spettatori, nemmeno la stampa e le televisioni: tutti commentano ed esaltano il risultato"

Redazione ITASportPress

Dopo undici anni l'Italia piazza due squadre ai quarti di finale della Champions League: nella stagione 2006/07 oltre al Milan, poi laureatosi campione d'Europa nella finale di Atene contro il Liverpool terminata 2-1 grazie alla doppietta di Filippo Inzaghi, c'era anche la Roma, eliminata invece sotto i colpi del Manchester United di Ryan Giggs, Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney.

GIALLOROSSI E BIANCONERI - Quest'anno è la volta sia della Juventus, già qualificata dopo il successo di Wembley contro il Tottenham, che proprio dei giallorossi che ieri sera hanno staccato il pass vincendo di misura contro lo Shakhtar Donetsk con la marcatura di Edin Dzeko nella ripresa che ha fatto esplodere l'Olimpico.

L'IMPORTANZA DELLO "STILE" - Un risultato a dir poco positivo per la nostra nazione, ma che non entusiasma più di tanto Arrigo Sacchi, il quale nel salotto di Premium Champions insiste sull'importanza del concetto di "stile" ed esalta, sotto questo aspetto, l'esponenziale crescita in questi anni della Spagna; ecco quanto dichiarato dal tecnico di Fusignano che con i rossoneri si è laureato campione d'Europa sia nel 1989 che nel 1990: "Finché non daremo uno stile difficilmente potremo migliorare. Vinceremo per una serata di agonismo e tatticismo, ma è lo stile che ti fa fare il salto di qualità. Purtroppo lo stile non lo richiedono gli spettatori, nemmeno la stampa e le televisioni: tutti commentano ed esaltano il risultato. Faccio l'esempio della Spagna, nazione che si è evoluta tantissimo, loro percepiscono il calcio come uno spettacolo sportivo. In quel mondo la tecnica è fondamentale e quando lo hanno concepito come squadra hanno fatto il salto di qualità. In Spagna una vittoria senza merito e senza bellezza non è una vittoria".

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