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Juventus, Bonucci: “In estate ho rifiutato il Real Madrid. Champions? Non possiamo nasconderci…”

"Se arriva Cristiano, il migliore del mondo, significa che il tuo livello si è alzato"

Redazione ITASportPress

Leonardo Bonucci, difensore della Juventus, ad un giorno dall'importantissima sfida di Champions League contro l'Atletico Madrid, si è racconta in una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS. Il bianconero ha parlato, ovviamente, della gara contro i Colcohoneros, ma anche dei compagni: quelli del presente, con Cristiano Ronaldo, e quelli del passato, con Morata che sarà suo avversario mercoledì sera. Non solo, il centrale italiano ha confessato un retroscena di mercato relativo a questa estate, quando, di ritorno dal Milan, su di lui ci sarebbe stato anche il Real Madrid.

RECUPERATO - "Come mi sento? Sto bene, sono pronto. Non sento più dolore: con lo staff medico, in queste due settimane, abbiamo lavorato duramente giorno e notte. Letteralmente". "Tornando alla Juventus ho riformato la BBC? Sì, il nostro segreto è molto semplice: ci divertiamo, difendere ci piace. Siamo complementari e ognuno di noi riesce ad esaltare i punti di forza dell’altro". Pacchetto difensivo privo di Buffon però: "Se lo vorrei incontrare in Champions? Preferirei di no. Gigi è un autentico numero uno in campo, ma soprattutto un grande amico. Con lui sono cresciuto, è strano guardarsi le spalle e non vederlo, ma nella Juve siamo fortunati. Szczesny è uno dei portieri più forti in questo momento e Perin sta crescendo tanto".

SCUDETTO E COMPAGNI - "Sette scudetti di fila e ora +13 dal Napoli? Non è facile come sembra. Il livello del calcio italiano è cresciuto. Sarò sincero: c’è stato un momento in cui la Juventus era davvero troppo superiore alle altre. Giocavi contro Napoli, Inter e Milan e sentivi che avresti vinto senza problemi, ma ora non è così. Negli ultimi due, tre anni, specialmente gli azzurri si sono avvicinati molto e c’è stato anche da soffrire". "Dybala? Lo vedo bene, più maturo. Non lo preoccupa più segnare o meno, lavora per la squadra e questo è importante. Sono momenti di crescita, lui è giovane: nella fase finale della stagione ci darà tantissimo". "CR7? Quando è arrivato non en ero proprio felicissimo, visto che ero ancora un rivale (ride, ndr), ma in realtà è qualcosa di buono per tutto il calcio italiano. Se arriva il migliore, vuol dire che il nostro campionato è tornato ad essere attraente. Poi lo ammiro. La sua costanza e la sua semplicità. Si è messo subito a disposizione del gruppo, ha sempre una parola di sostegno per ogni compagno. Mi ha stupito tantissimo il suo modo di lavorare: ogni giorno, prima e dopo dell’allenamento, lo trovi in palestra. Anch’io lavoro così, ma ci sono giorni in cui magari non ce la fai. Lui sempre. È una macchina, non si ferma. Lo puoi solo ammirare".

CHAMPIONS - Mercoledì la sfida contro l'Atletico Madrid: "Obiettivo vincere la Coppa? Se arriva Cristiano, il migliore del mondo, significa che il tuo livello si è alzato. Il nostro obiettivo è vincere la Champions, non possiamo né dobbiamo nasconderci". E sul prossimo avversario: "Sono come la Juventus. È quello che ripete sempre mister Allegri: i campionati si vincono con la difesa. Se non subiamo gol, qualcuno che li segni ce l’abbiamo sempre. Ed è vero". Morata sarà davanti a lui come avversario: "E' un amico, ma l’ho già avvisato: ‘Appena entrerai in campo, ti darò un bel po’ di botte’. Lui mi ha risposto: ‘Come fai sempre’ (ride, ndr)".

RETROSCENA - "Se è vero che ho rifiutato il Real Madrid? Sì, è vero: il Real Madrid mi ha cercato. È stato un orgoglio e un piacere essere un suo obiettivo, vuol dire che ho lavorato bene in questi anni. La chiamata della Juve, però, e la voglia di tornare a sentirmi a casa, hanno portato il mio cuore a decidere che il bianconero mi sta meglio".