Juventus, l’ex Ferrara: “A Seedorf ho detto che col Real ci rubò una finale. Dani Alves mi fa rosicare…”

In vista della finale di Cardiff in programma sabato contro il Real Madrid, Ciro Ferrara, ex difensore della Juventus, intervistato da La Stampa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Penso che la Juventus si meriti un po’ di fortuna, perché è da troppi anni che non vince questa Coppa: è arrivato il momento, ma non c'è una favorita".

AMBIENTE - "Sono stato di recente a Madrid per una partita di beneficenza e ho sentito tanti cori pro Juventus, ma non fa testo: giocavamo al Vicente Calderón, casa Atlético Madrid. Però c’è grande rispetto per la Juventus, soprattutto perché ha eliminato il Barcellona: una cosa che fa drizzare le antenne. Ho incontrato Seedorf, ex Blancos, e gli ho detto che ci hanno rubato una finale (1998, ndr)".

PARAGONE - "Buffone altri cinque sono diventati leggenda perché sei scudetti di fila sono una cosa pazzesca, ma la Champions League fa la differenza. Vincere lo scudetto è importante, ma mai quanto questa Coppa: ti fa fare un salto".

PALLONE D'ORO - "Lo merita Buffon, e mica solo per la carriera, ma perché fa la differenza. Detto ciò, tutto passa dalla finale e, quindi, attraverso una grandissima giornata di Gigi: tutti sperano che non sarà tanto impegnato, ma realisticamente è una cosa difficile".

SORPRESE - "Spesso i giocatori meno osannati possono decidere una sfida. Penso a Casemiro, che dà equilibrio, e Mandzukic, che permette alla Juventus di giocare così: chi lo conosce mi ha detto che solo qualche anno fa non l’avrebbe mai fatto. Bravo lui, bravissimo Allegri".

HIGUAIN - "Ricordo che i giornali francesi, prima della sfida contro il Monaco, lo presero anche per i fondelli perché non segnava in Europa: non penso faranno lo stesso quelli spagnoli. A Madrid temono il goal dell’ex".

DANI ALVES - "Bravi i dirigenti, che hanno pescato un campione, svincolato e motivato. All’inizio ha fatto fatica, a capire l’ambiente e la cultura, ma è un grande. Uno che ha vinto più di tutti: il che mi fa anche rosicare".