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Napoli, Sarri: “Gabbiadini deve adattarsi al nostro gioco”. Reina: “Col Besiktas gara difficile. Pensiamo di partita in partita”

Le parole del tecnico e del portiere azzurro in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Besiktas

Redazione ITASportPress

Dopo la sconfitta rimediata al San Paolo con la Roma, il Napoli cerca il riscatto in Champions League. Domani sera la formazione partenopea affronterà il Besiktas tra le mura amiche. Alla vigilia della sfida con i turchi, in conferenza stampa sono intervenuti il tecnico Maurizio Sarri e Pepe Reina.

Le parole del tecnico partenopeo: "Qualche cambio? E' da valutare poichè ieri c'erano un po' di giocatori acciaccati dopo la gara contro la Roma, può darsi che ci sia qualche cambio. Se direi nuovamente che la Juve è di un'altra categoria? L'ho già detta per cinque volte, anzi lo sto dicendo da luglio, a qualcuno ha fatto comodo estrapolarla dopo una sconfitta. Gabbiadini? Non conosco allenatori che per mettere a suo agio un giocatore ne sacrificano 7-8. Deve essere lui a adattarsi. Manolo sta attraversando un momento difficile, ma questo fa parte della professione. Ho fiducia totale nella mia squadra, sono convinto che torneremo quelli che siamo nel più breve tempo possibile. Siamo consapevoli di quello che abbiamo sbagliato, purtroppo un momento negativo può capitare. Non è un dramma, ma nello sport può succedere. Non ci consideriamo fenomeni e nemmeno scarsi. E' il momento più difficile da quando sono a Napoli? No, nella fase iniziale della scorsa stagione non avevo tutte le certezze che ho quest'anno. Ero più preoccupato, oggi sono più tranquillo e fiducioso poichè posso contare su una squadra di ottimi giocatori con analisi di autocritica. Modulo? Chi ne parla non sa nulla di calcio. Quest'anno in attacco abbiamo variato molto in modo di attaccare rispetto allo scorso anno, noi comunque dobbiamo cercare di restare corti e pressare se no non c'è modulo che tenga. Domani mi aspetto un Napoli che abbia entusiasmo, lucidità, che giochi con applicazione e determinazione, senza errori tattici ed individuali. Ne abbiamo bisogno perchè il Besiktas è capace di restare sempre dentro la partita, non perde mai. Le voci su Rog e Diawara? Sono cose che mi lasciano indifferenti. Dybala dopo tre anni d'Italia è andato a Torino e ha impiegato fino a novembre per ambientarsi, come può Rog dopo soli 20 giorni ambientarsi? E' un ragazzo che viene da un altro campionato e non conosce la lingua. Besiktas? Loro sono rimasti sempre in partita anche sul campo del Benfica, con la Dinamo Kiev meritavano anche qualcosa in più. E' una squadra solida mentalmente e difficile da affrontare". 

Le dichiarazioni del portiere spagnolo: "E' importante giocare subito dopo la Roma? Io avrei giocato già domenica! La voglia è tantissima, vogliamo reagire e dimostrare che siamo ancora una squadra forte. Neanche 15 giorni fa eravamo la migliore squadra d'Europa, ora passiamo per cialtroni. Dobbiamo ritrovare equilibrio e certezze. Domani vogliamo fare una grande gara. Besiktas? In Champions hanno fatto risultato a Lisbona, sarà una gara difficile. 'unica cosa che possiamo fare è giocare il nostro calcio, l'anno scorso era un anno nuovo e dovevamo capire le idee del mister, quest'anno invece abbiamo la certezza di quello che dobbiamo fare. Dobbiamo rialzarci e reagire. Gabbiadini? E' un grandissimo giocatore, è la squadra che deve dargli una mano. Sono sicuro che ci darà una grande mano. Dopo la vittoria con il Benfica eravamo felici e contenti, ora non possiamo però buttarci troppo giù, dobbiamo tornare in campo con cattiveria. Testa solo alla Champions League? Pensiamo partita per partita, è sempre lo stesso, non c'è altro. Ora pensiamo al Besiktas, poi penseremo al Crotone, non ci sono altri discorsi. Falso nueve? Non so, tutti, il nostro livello è altissimo. Tutti possono fare bene. Le 150 presenze in Europa? E' un onore, ogni gara europea è un piacere, un orgoglio. Rappresento la maglia del Napoli in Italia ed in Europa, sono contento ma con la testa per farne altre 50. La responsabilità quando hai più anni si sente, facendo il portiere, poi a Napoli, ancora di più. Immaginate quanto dormo io quando le cose non vanno bene. La responsabilità la sento, ma questo lavoro ti rende un privilegiato, ed è sempre un piacere".