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Sacchi lancia la Juventus: “E’ la favorita per la Champions, ma trovi il gusto della bellezza. Su Allegri…”

"Per diventare grande devi incontrare i migliori. Il problema è che in Italia abbiamo la bocca buona: cioè va bene tutto, basta vincere. Il che ci impedisce di migliorare"

Redazione ITASportPress

Ancora una volta, resta solo la Juventus a rappresentare l'Italia in Europa. Tra poche ore è tempo di sorteggi in Champions League e Arrigo Sacchi, che da allenatore del Milan è salito sul tetto del "vecchio continente" sia nel 1989 che nel 1990, indica la via ai bianconeri; ecco quanto dichiarato dal tecnico di Fusignano in un'intervista a La Stampa:"Chi da evitare per la Juventus? Ribalto la prospettiva e dico che la Juventus sarebbe un avversario difficilissimo per tutte: è la più motivata, una cosa importante. Dopodiché, ha qualità tecniche, fisiche, umane e professionali esemplari".

CRESCERE - "Per diventare grande devi incontrare i migliori. Il problema è che in Italia abbiamo la bocca buona: cioè va bene tutto, basta vincere. Il che ci impedisce di migliorare".

FORTUNA - "Io non ne avevo tanta, ma preferivo essere fortunato dopo, con il gioco, e arrivando in buone condizioni di forma".

FAVORITA - "Non sono uno che scommette, ma adesso punterei sulla Juventus. Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid non sono al top delle loro possibilità: a tutte e tre sembra manchi una motivazione, una generosità, un entusiasmo straordinari. Quelli che la Juventus ha, oltre ovviamente a valori fisici, agonistici, intellettivi. Del resto, tra le grandi, i bianconeri sono quelli che non vincono la coppa da più tempo".

MENTALITA' - "S'è mai chiesto perché sono trent'anni che nessuno vince due Champions League consecutive? Perché la squadra non ha più motivazioni e mentalità straordinarie: quelle che il corpo accompagna, andando al di sopra dei propri limiti".

DIFETTO - "Quando sento il verbo gestire. Ecco, martedì contro il Porto hanno vinto 1-0, in undici contro dieci, prevalentemente gestendo. Mi chiedo: una partita così ha aumentato la fiducia e l’autostima?".

ALLEGRI - "Nessun consiglio, Max è bravissimo, ma non si deve accontentare: ultimamente la Juve aveva fatto buone cose, ma in quest’ultima fase non mi è piaciuta. La maggior parte delle grandi squadre europee è alla ricerca di un equilibrio, perché sono troppo sbilanciate in avanti: la Juventus, invece, è sbilanciata indietro. Però non dipende dai giocatori che ci sono, come scrivono tutti, ma dall'impiego che ne fai. La Juventus è una squadra che deve trovare il gusto della bellezza. Allegri è uno dei tattici più bravi del mondo, ma deve anche confidare nella propria strategia: avere e credere in uno stile di gioco, quello che ha permesso al Barcellona di fare un’impresa, nonostante Messi abbia fatto la sua più brutta partita".

L’intervista completa in edicola con “La Stampa”