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Inter, l’ex Simoni a ISP: “Squadra non da scudetto. Joao Mario va ceduto, a centrocampo mancano i big”

L'ex allenatore nerazzurro è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ITASportPress.it

Redazione ITASportPress

Poco meno di un mese fa l'Inter era in testa al campionato, la difesa era quasi impenetrabile e l'attacco segnava con regolarità. Adesso, però, la situazione è ben diversa: tre sconfitte consecutive tra Serie A e Coppa Italia, senza dimenticare la vittoria arrivata soltanto ai rigori con il Pordenone. Il derby perso è un ulteriore segnale di difficoltà in casa nerazzurra, soprattutto contro un Milan che alla vigilia partiva sfavorito nei pronostici. Luciano Spalletti deve trovare al più presto il bandolo della matassa: sabato a San Siro arriverà la Lazio che, dopo qualche passo falso, ha ripreso la sua corsa.

Luigi Simoni, ex tecnico della compagine meneghina, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ITASportPress.it, per commentare il momento vissuto dalla squadra allenata dall'ex Roma: "Questa sconfitta in Coppa Italia è un po' pesante. Perdere un derby non è bello e devo dire, vedendo la partita, che ha fatto più bella figura il Milan. Qualche problema c'è. Spero che Spalletti dia una spiegazione perché è un allenatore molto bravo".

Secondo lei le difficoltà dei nerazzurri sono legate all'aspetto tecnico-tattico o psicologico?

"Inizialmente l'attacco ha fatto molto bene, adesso i gol segnati sono pochissimi. Al momento, però, dare dei giudizi mi sembra affrettato. Fino a qualche settimana si diceva che l'Inter era fortissima, che aveva trovato la giusta continuità, mentre adesso, dopo tre sconfitte, si parla in modo diverso. Credo che bisogna aspettare ancora un po' per fare valutazioni del genere e dare un giudizio definitivo".

Icardi e Perisic si sono spenti e senza le loro giocate la squadra fa molta fatica.

"Nel reparto avanzato le alternative non sono all'altezza. Icardi, Perisic e Candreva fino a qualche settimana fa hanno avuto un grande rendimento, segnando tanti gol e anche la difesa si era comportata molto bene, non a caso l'Inter è stata prima in classifica. La squadra è buona, ma adesso le rivali sono cresciute, basti pensare alla Juventus che pare aver ritrovato la forza degli anni scorsi e il Napoli che è la favorita alla vittoria del campionato".

La vittoria del campionato è ancora un obiettivo da poter raggiungere?

"Io credo che sia il Napoli ad avere maggiori possibilità di vincere lo scudetto. La differenza con la Juventus è minima. Ma la formazione di Sarri gioca meglio ed ha un grande passo. Io spero che l'Inter riesca a superare questo periodo, inizialmente si pensava che queste tre squadre se la giocassero alla pari, ma in effetti non è così. I nerazzurri hanno dimostrato di essere una squadra potente, ma questo non vuol dire esserlo più delle altre".

Joao Mario è stato il peggiore in campo nel derby: bisogna ancora puntare sul portoghese?

"Mi era piaciuto tanto all'Europeo del 2016, adesso sembra un altro giocatore. Con il Milan ha sbagliato un gol incredibile, ha buttato il pallone addosso al portiere. Io sono dell'idea di cederlo e di acquistare un altro giocatore. Lo vedo timoroso, sbaglia passaggi facili. I calciatori attraversano momenti negativi, però a volte è giusto anche cambiare".

La società, dunque, deve intervenire sul mercato.

"L'Inter a centrocampo non è messa bene, ha bisogno di giocatori diversi. Gagliardini è partito molto forte, poi piano piano ha sentito un po' il peso della maglia. Alla compagine nerazzurra servono campioni in assoluto, con un paio di innesti di grande qualità può arrivare all'altezza delle prime della classe".

Sabato arriva la Lazio a San Siro, un avversario tutt'altro che semplice da affrontare.

"La Lazio a me piace molto. E' una squadra che ha cambiato poco ed è riuscita a mantenere in questa stagione un grande rendimento. Non ha grandissima qualità, ma c'è determinazione e i giocatori sono di valore assoluto. Gioca in modo semplice e sbaglia poche partite. Per l'Inter non sarà facile".

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