gazzanet

Musumeci a ISP: “Spagna-Italia differenza di mentalità…”

L'ex responsabile scouting del Palermo analizza la sconfitta della Nazionale

Redazione ITASportPress

Spagna-Italia, differenza in campo, risultato eloquente, ma quello che emerge dopo il confronto del Bernabeu è sicuramente un ricambio generazionale sul quale gli iberici hanno sempre lavorato, creduto ed investito. Saul, Asensio, Isco e Morata stessi, giocatori provenienti dai settori giovanili che adesso sono i punti cardine della Roja e dei club di appartenenza nonostante la giovane età. Ad analizzare questo dettaglio, ma anche altri aspetti quali il mercato, Belotti e Dybala, ci pensa l'ex responsabile dello scouting del Palermo, Francesco Musumeci oggi direttore sportivo, ai microfoni di Itasportpress.it: "Oltre al risultato, eloquente, la differenza tra Italia e Spagna la moriamo nella cultura calcistica. Gli iberici hanno sempre puntato ed investito sulla "canterà", ed  i risultati degli ultimi anni ne sono il segnale eclatante, dove hanno vinto tutto sia a livello di Nazionale maggiore che Under 20 e 21. La mentalità nostra non è ancora pronta per capire l'importanza del settore giovanile, ancora oggi i club blasonati comprano calciatori stranieri dalle qualità sconosciute tante volte, mentre nei vivai i prodotti del proprio settore giovanile vanno a fare esperienza anche nelle categorie minori. Oltre all'aspetto tattico risalta anche questo dopo il confronto di ieri. Poi del modulo, prestazione e giocatori possiamo commentare in qualunque modo, ma principalmente salta all'occhio questa differenza".

DYBALA E BELOTTI- "Cairo e Petrachi hanno dimostrato ancora una volta la loro lungimiranza. Dopo aver investito su Andrea Belotti, lo hanno blindato con un contratto da top e resistito alle lusinghe di club importanti come il Milan. Un "colpo" che la prossima estate può portare profitti importanti. Altra operazione geniale del Torino è stata la cessione di Zappacosta a 28 milioni più bonus. Segnale che il Torino a livello di mercato lavora molto bene. Dybala lo conosco benissimo. Restare alla Juventus è stato un segnale forte attraverso il quale vuole mandare un messaggio chiaro: da fuoriclasse diventare un campione con la maglia numero dieci bianconera. Ha i numeri e le qualità per diventarlo è questa secondo me sarà la stagione della svolta". 

MERCATO- "Milan ovviamente promosso a pieni voti. Male Genoa, che per questioni societarie non ha fatto un gran mercato secondo me. La Fiorentina anche è da interpretare: una rivoluzione che potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Bene l'Inter, che nonostante il mancato arrivo di un top player ha fatto un mercato intelligente e si candida tra le prime quattro. La rivelazione secondo me sarà la Spal di mister Semplici, gran lavoratore, fa giocare bene le squadre e grazie anche al lavoro del preparatore atletico Yuri Fabrizzi corre anche tanto".