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Napoli, l’ex Iezzo a ISP: “De Laurentiis alza la tensione ma Sarri non può lasciare Pavoletti in tribuna”

L'ex estremo difensore del club partenopeo dal 2005 al 2011, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ItaSportPress.it

Antonino Lo Re

Il Napoli si inchina ai campioni d'Europa in carica. Nonostante il vantaggio arrivato con un gran gol di Lorenzo Insigne, la squadra azzurra ha rimediato una sconfitta con il Real Madrid per 3-1, risultato che in vista del match di ritorno sarà molto difficile da recuperare ma non impossibile. Detto ciò, a tenere banco in casa partenopea, oltre la prova opaca di certi giocatori, sono le dichiarazioni rilasciate nel post partita del presidente Aurelio De Laurentiis, il quale non ha condiviso le scelte di Maurizio Sarri e l'atteggiamento troppo remissivo della squadra. In esclusiva ai microfoni di ItaSportPress.it, è intervenuto l'ex portiere della compagine azzurra, Gennaro Iezzo che ha vestito la maglia dei campani dal 2005 al 2011, collezionando 117 presenze: "Il Napoli non ha espresso il suo miglior gioco, un po' a causa del Real Madrid che è la squadra migliore al mondo, dall'altra parte il timore ha influito sulla testa dei giocatori. Nonostante il vantaggio di Insigne, gli azzurri non sono mai riusciti a sbloccarsi".

Tra i giocatori che non hanno brillato c'è Marek Hamsik. Ha avvertito pesantemente la pressione di questa gara?

"Hamsik, lo dico con molta sincerità, non mi è dispiaciuto affatto. Magari non si è reso protagonista con grandi giocate, però ci sono stati altri giocatori che sicuramente sono stati in ombra come Zielinski, Mertens, Callejon, ma anche gente di esperienza come Raul Albiol. Mi dispiace che ogni volta venga attaccato Marek, purtroppo con lui è sempre la stessa storia. Il Napoli è una squadra piena di giovani e si sta avvicinando adesso al gran calcio. Mi sembra normale che questi ragazzi possano avvertire un po' di tensione al Santiago Bernabeu quando giochi con il Real Madrid".

Condividi le scelte di formazione fatte da Maurizio Sarri? Il presidente Aurelio De Laurentiis, a riguardo, è stato molto critico al termine del match.

"Alla vigilia di questa partita, in tanti erano contenti di questa formazione, tutti volevano Zielinski e Diawara in campo, anche se qualcuno, tra cui il sottoscritto, pensava che avessero giocato uomini di maggior esperienza come Allan e Jorginho. Detto ciò, preferisco vedere Zielinski e Diawara, ragazzi di grande talento. L'unica cosa che contesto a Sarri, è quella di aver lasciato in tribuna Pavoletti e portare in panchina Milik. Il polacco deve trovare minuti in gare di campionato, non in un match così importante quando hai di fronte il Real Madrid. Rischiare un giocatore che è fermo da cinque mesi è stato un azzardo".

Dunque, le dichiarazioni del patron partenopeo sono state esagerate?

"Sicuramente parlare a caldo ti porta a dire determinate cose, a bocce ferme magari si ha una visione diversa della gara. Sarebbe stato opportuno far passare la rabbia e andare direttamente dall'allenatore a parlarne. Queste esternazioni possono creare delle grosse tensioni per il campionato e per la gara di ritorno. Non va bene così, il presidente ha sbagliato il momento. Il Napoli sta facendo una buona stagione, è l'allenatore che vede i giocatori tutti i giorni. Se alcuni non giocano, Sarri avrà i suoi buoni motivi. De Laurentiis non deve entrare nelle dinamiche tecniche della squadra".

Per la gara di ritorno al San Paolo, in cosa dovrà essere diverso il Napoli?

"Non si gioca più sui 180 minuti ma sui 90 e si deve recuperare un risultato. Bisogna vedere tra un mese come staranno certi giocatori e in quali condizioni arriva il Real Madrid. La mentalità sarà importante, la gara perfetta non basta, si deve fare di più, sfruttare al massimo le occasioni create. La palla che ha avuto Mertens del possibile 3-2 avrebbe potuto cambiare le cose, ma adesso sarà necessario non subire gol. Sono sicuro che il Napoli al San Paolo disputerà una grandissima partita".

Tra un mese Milik e Pavoletti saranno in condizioni ottimali, ma sarà dura lasciare fuori Mertens. Sarri come dovrà gestire la situazione attaccanti?

"Penso che non sarà facile per l'allenatore azzurro gestirla. In questo momento deve giocare chi sta meglio, ovvero Mertens, ma anche Pavoletti è una carta da sfruttare. Certo, quest'ultimo ha bisogno di minuti per trovare la migliore condizione e mettersi in mostra, ma Milik è indietro e a poco a poco troverà anche lui il suo spazio. Ci saranno delle gerarchie. Il polacco era l'attaccante principe della squadra prima dell'infortunio, ma un grande club come il Napoli deve avere delle alternative di primissimo livello in tutti i reparti".

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