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Milan, Montella: “La società mi sostiene. Marra? Non era lui il problema”

"Il nuovo preparatore atletico? Valuto alcuni profili, aspetto risposta dal mio preferito, ma non ho ancora deciso"

Redazione ITASportPress

Dimenticare la sconfitta contro la Sampdoria e vincere in Europa League. Il Milan è chiamato al pronto riscatto domani sera contro il Rijeka. Alla vigilia del match, il tecnico rossonero Vincenzo Montella è intervenuto in conferenza stampa; queste le sue parole: "Ho voglia di dimostrare la mia passione e la mia determinazione. Ringrazio Mirabelli e Fassone che mi sono vicini e mi sostengono nelle scelte, lasciandomi lavorare in piena autonomia. Nelle difficoltà riesco a dare il meglio di me stesso e questo è un momento di difficoltà. Da giocatore ho subito 13 operazioni e mi sono sempre rialzato. Da allenatore a Catania e a Firenze ho passato periodi difficili. ma ho sempre svoltato con prestazioni e risultati al momento giusto, sono sicuro accadrà anche al Milan. Sono pronto per l'ultimo passo per un'ulteriore crescita che sono pronto a fare. Marra? Non era lui il problema, ma ci sta che ci possano essere delle divergenze che in questo momento sono nate con lui. Lui era un fratello, ho fatto una scelta molto dolorosa per salvare anche gli altri fratelli dello staff. Non è lui il capro espiatorio, non c'era più totale sintonia sul percorso da fare insieme, gli auguro il meglio. Il Rijeka? Ci sono stati degli scossoni, siamo desiderosi di giocare la gara di domani. Il Rijeka è una squadra pratica e fisica, c'è bisogno di una squadra compatta. Il nuovo preparatore atletico? Valuto alcuni profili, aspetto risposta dal mio preferito, ma non ho ancora deciso. Nella preparazione alla partita a livello mentale, bisogna avere energia per ripristinarsi velocemente, non possiamo avere alibi. Andiamo tutti verso la stessa direzione".

Presente in conferenza stampa anche Leonardo Bonucci: "Sono state 72 ore intense, è giusto così quando vesti una maglia così importante. A Genova è successo quello che speravamo non succedesse, ma io sono carico al punto giusto per migliorare con la voglia di far parte di questa squadra e dimostrare che sono un giocatore importante. Moduli? Sono tranqulissimo, il dilemma sulla difesa ha sempre fatto parte della mia storia. Se andiamo a vedere indietro nel tempo, ho guocato spesso a 4, mi viene da sorridere. Con la Juve ho vinto tanto con i 3 dietro, ma ho giocato anche a 4, il mister non ha certo scelto il 3-5-2 per Bonucci, io posso rendere bene o male sia con un modulo che con un altro. Sono io che devo rendere di più come giocatore e leader di questa squadra. Io capro espiatorio? Quando ho deciso di venire al Milan sapevo che c'erano oneri e onori, non mi sento il capro espiatorio. Essere messo in discussione accende in me il fuoco per uscire dalle difficoltà e dare il 100%".