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F1, Gp d’Italia, Vettel: “Mi sento un po’ italiano. Ritirarmi in Ferrari? Sarebbe bello!”

(Getty Images)

Il tedesco della Ferrari parla in esclusiva a Sky Sport alla vigilia del Gp di casa per la scuderia di Maranello

Redazione ITASportPress

"Mi piace l'Italia in generale. La Ferrari, le persone, il cibo, tutto. Ho anche imparato a gesticolare". Chi parla così è Sebastian Vettel e lo fa nel suo perfetto, o quasi, italiano. Del resto per il pilota della Rossa è una consuetudine abbandonare il tedesco ed esprimersi nella lingua della nazione che lo ha accolto, osannandolo e sperando di vederlo trionfare al volante del Cavallino Rampante.

Ormai lo fa sempre anche e soprattutto quando vince, nei team radio: "Sono spontanei, perché siamo tutti italiani. Io un po' mi sento italiano, anche se so che sono tedesco e quando parlo si sente", ha scherzato Vettel a tu per tu con Carlo Vanzini, in esclusiva ai microfoni di Sky Sport. "La Ferrari è una macchina italiana e quindi mi sento di parlare in italiano quando sono nell’abitacolo. Non è facile, però provo ad esercitare il mio italiano a Maranello, con gli ingegneri e con tutta la gente che lavora lì, per migliorare". A Singapore, Seb è arrivato persino a cantare: "Non so come mi sia venuta. Dopo la gara, la squadra mi ha fatto risentire l’audio ed ero veramente imbarazzato! Il motivo per cui l’ho fatto è che quando vinci una gara sei contentissimo e, poi, due o tre settimane prima ero a lezione d’italiano e l’insegnante mi ha fatto ascoltare Toto Cutugno per capire la melodia italiana".

TESTA A MONZA - Scherzi a parte, adesso servirà tanta unione e concentrazione per non perdere altri punti preziosi e per regalare un sogno ai tifosi italiani. E questo Vettel lo sa. "Ho perso tanti punti, ma non ci penso. La stagione non è finita. Anzi spero finalmente di trionfare con questa tuta rossa", ha ammesso il tedesco, che dopo quattro anni al volante della Ferrari sa che sarebbe il momento giusto per conquistare il titolo iridato: "È normale che i tifosi siano delusi da gare negative, ma lo sono anche io. L'importante è essere consapevoli di guidare per se stessi, per la propria squadra e per le persone che lavorano per te. Voglio scoprire com'è vincere per la Rossa".

FUTURO - Sulla possibilità di chiudere la carriera con la Ferrari, Seb ha risposto: "Se sono veloce perchè no! Ma la verità è che non lo so. Sarebbe bello, ma preferisco pensare solo alla prossima gara".