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G. Corona: “Per la B il Lecce ha più esperienza del Catania. Il pregio di Lucarelli? Un suo difetto”

L'ex attaccante rossazzurro ha analizzato la sfida per la B tra Lecce e Catania

Redazione ITASportPress

È stato uno degli attaccanti principe del Sud Italia negli ultimi 20 anni. Ed è anche una delle voci più autorevoli del Girone C di Serie C. Per questo TuttoC.com ha intervistato in esclusiva Giorgio Corona, ex punta, tra le altre, di Catanzaro, Catania, Juve Stabia e Messina. Corona ha analizzato la sfida per la promozione in B tra il Lecce e il Catania. "Sarà a lungo una lotta a tre fra Lecce, Catania e Trapani. I salentini sono più pronti perché hanno più esperienza nello stare tra le prime in Serie C: da parecchi anni cercano di risalire, mi ricordo di averci giocato diverse volte contro mentre provavano a ritornare in Serie B. Ma non hanno ancora conquistato nulla: nel girone meridionale di Lega Pro, quando pensi di aver già vinto hai perso. Inoltre le due siciliane sono molto forti e vogliono prendersi un posto in cadetteria".

A Catania, nonostante un buon campionato, nelle ultime settimane si è vissuto il toto-Lucarelli...

"Gli etnei nelle precedenti due stagioni hanno combattuto con le penalizzazioni: due anni vissuti con l'obbligo di dover vincere tutte le partite senza avere mai un attimo di tranquillità. Quest'anno, però, per fortuna non è così: sono partiti bene e arriveranno in alto. Mister Lucarelli ha un difetto che allo stesso tempo è un pregio: è una persona schietta che dice le cose in faccia. Nel calcio di oggi ne trovi pochi come lui, perché davanti alle telecamere tutti si nascondono. Lui no, è un toscanaccio ed è fatto così: forse a Catania bisogna essere più elastici ma il suo carattere forte non è una colpa, anzi".

A Catanzaro, nelle ultime ore, si sono dimessi diggì, diesse e allenatore. Non un gran filotto.

"I giallorossi hanno 31 punti in classifica in un campionato strano: se perdi due partite ti ritrovi a pensare ai playout, se ne vinci due volgi lo sguardo ai playoff. In generale, in Serie C, non c'è sempre molta pazienza nell'aspettare i risultati. Nel dettaglio, a Catanzaro, parliamo di una piazza importante come Lecce, Catania e Trapani. Il problema delle Aquile, purtroppo, è che negli ultimi anni sono state fatte tante promesse, le aspettative sono cresciute ma non sono ancora state soddisfatte".

Va meglio invece la Juve Stabia, seppur non in lotta per i primissimi posti.

"Sta avendo qualche problema di troppo in casa, ricordo uno stadio "Menti" vero e proprio dodicesimo uomo in campo, nel quale in poche riuscivano a uscirne indenni. Credo che trovando la continuità giusta potrà dire la sua anche in chiave playoff".

Capitolo attaccanti: chi i migliori?

"Credo che Saraniti, Ripa, Pedro Ferreira e Caturano siano giocatori con la mentalità giusta per far bene e salire di categoria".

Chiusura col presente e col futuro di Giorgio Corona.

"Son tornato nell'Atletico Catania, in Eccellenza: siamo penultimi, proveremo a salvarci dopo il cambio societario. Ci proveremo per i tifosi che sono scesi in campo per salvare il titolo. Sto dando una mano dentro e fuori dal campo perché mi piacerebbe molto diventare un direttore sportivo".

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