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Messina, Grifoni a ISP: “Siamo stati presi in giro, squadra salva in campo, fatta fuori nonostante nostri sacrifici”

"Abbiamo chiesto un incontro per trovare il modo di riuscire a recuperare gli stipendi che non abbiamo ricevuto, dato che ci sono famiglie con bambini che da 6 mesi non vedono 1 euro"

Redazione ITASportPress

Il Messinanon si iscriverà al prossimo campionato di Serie C. La decisione è stata ufficializzata con la lettera pubblicata sul sito della società giallorossa a firma di Franco Proto. Una decisione che che ha gettato nello sconforto i tifosi del club dello Stretto e anche i giocatori, che hanno chiesto un incontro al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, per vedersi salvaguardati i propri diritti. A ItaSportPress.it interviene il difensore del Messina, Giulio Grifoni: "Abbiamo passato un anno surreale partendo dalla vecchia proprietà dove non avevamo campi, docce e spogliatoi freddi, non prendevamo soldi, all'arrivo della nuova, con la quale sembrava fosse cambiata qualcosa. Ci siamo salvati con un grande sforzo sul campo perché sapevamo che salvandoci saremmo riusciti a prendere tutti gli stipendi, ma purtroppo siamo stati presi in giro, i soldi nella nuova società erano pochi e non sono riusciti ad iscriversi. Nonostante noi gli siamo andati incontro rinunciando, chi a uno stipendio chi a due pur di salvare il Messina e dargli la possibilità di iscriversi al campionato".

FIDEIUSSIONE - "Sapevamo che la fideiussione era forse l'unica cosa pronta da mesi, anche se poi sono incappati i vari problemi della Covisoc e poi dell'agenzia delle entrate, pero arrivati ad oggi a 3-4 ore dall'ultima scadenza sembrava che neanche la fideiussione ci fosse. Quindi l'iscrizione era quasi del tutto compromessa".

OLTRE IL DANNO...LA BEFFA - "Abbiamo lottato tutto l'anno in condizioni critiche per salvare il Messina in campo. E oggi lo vediamo fallire fuori..."

INCONTRO CON GRAVINA - "Chiediamo un incontro con lui, perché ha seguito attentamente quest anno la vicenda Messina, anche da quando è subentrata la nuova società. Abbiamo chiesto un incontro per trovare il modo di riuscire a recuperare gli stipendi che non abbiamo ricevuto, dato che ci sono famiglie con bambini che da 6 mesi non vedono 1 euro".

FUTURO - "Non sappiamo ancora se sarà fallimento o meno, ma c'è veramente grande rammarico perché sia noi che questa città che questi tifosi non si meritavano un comportamento del genere".