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Reggiana, il sindaco: “Non è scontato dire che si riuscirà a ripartire dalla serie D”

Il primo cittadino fa il punto della situazione

Redazione ITASportPress

La Reggiana dalla B sfiorata nei playoff alla amara conclusione del fallimento. Al termine di un giorno tra i peggiori della storia centenaria della Reggiana, in Comune è stata indetta una conferenza nel corso della quale il sindaco Luca Vecchi, destinatario del titolo sportivo della società, ha fatto il punto della situazione.

“Credo – riporta reggionline.com – che ci sia stato poco rispetto per la città di Reggio Emilia. Voglio però dire che non finisce qui, ci possono e ci devono essere tutte le condizioni per ripartire, insieme, con le migliori forze della città in grado di dare una mano”.

Vecchi ha poi ricostruito quanto accaduto dal 12 giugno (giorno dell’uscita pubblica di Piazza in cui si diceva disposto a vendere in parte o in toto la società, ndr) a oggi: “Appresa l’intenzione di cedere tutta o parzialmente la società, abbiamo impegnato ogni minuto per cercare di arrivare al salvataggio. Non riuscendo a incontrare mai il presidente, ho invece incontrato 9 giorni dopo la vice presidente che, nel frattempo, era in vacanza a Milano Marittima…

La prima cosa fatta è stata preoccuparsi della questione stadio: ho chiamato io Mapei e ho fissato l’incontro a Milano e due dirigenti granata sono tornati a Reggio Emilia con una condizione migliorativa rispetto al passato. Dalla famiglia Piazza non c’è mai stata alcune risposta”.

La cordata reggiana venutasi a creare nel frattempo non è mai stata presa in considerazione dalla proprietà, che ha scelto di non incontrarla. “Piazza ha investito molto in questi due anni – ha aggiunto Vecchi – Ci potevano però essere modi e forme diverse per dismettere questo investimento. Abbiamo assistito a una concezione di una storia della Reggiana come fosse mera proprietà privata. Non c’era la volontà di cercare accordo, era un uomo solo al comando che è l’esatto opposto della cultura a cui noi siamo abituati qui”.

Cosa succederà ora? “Ho parlato oggi con vertici della Lega e della Federazione. Nei prossimi giorni, il 19 o 20 luglio, la Reggiana verrà formalmente esclusa dalla C e il sindaco riceverà il titolo sportivo. Poi, ci sarà una pubblicazione di una manifestazione d’interesse, quindi la definizione di una serie di criteri su cui fare valutazioni – qualità progetto sportivo, solidità del progetto economico e radicamento territoriale – Definiremo criteri e modalità insieme alla Federazione, che in ultima istanza deve dare l’ok definitivo”.

“Al contrario di altri, noi abbiamo poco tempo per risolvere rapidamente la situazione. Lavoreremo per iscrivere la Reggiana alla più alta serie possibile, ma non è scontato dire che si riuscirà a ripartire dalla serie D. Serve un progetto a medio termine, non passaggi avventati”.

Poi, le ultime stoccate: “La responsabilità di questa vicenda sapete tutti di chi è. Auspico che tutti i soggetti reggiani che in questi giorni si sono detti interessati alla Reggiana, facciano sistema. Auspico, inoltre, che l’intero mondo economico della città si senta sensibile, impegnato e interessato a dare un piccolo, medio o grande contributo, a rimettere una storia che proprio nell’anno del centenario non ha nessun diritto di essere fermata. La rimetteremo in moto questa società, ma questa volta alla ‘reggiana’ e non all’americana”.