serie a

Atalanta, Migliaccio: “Sarà emozionante chiudere la carriera davanti alla gente di Bergamo”

"A Bergamo ho vissuto l'esperienza più significativa della mia carriera e sarà qualcosa che potrò raccontare un giorno alle mie bimbe"

Redazione ITASportPress

La gara di questo pomeriggio contro il Chievo sarà l'ultima per Giulio Migliaccio. Il centrocampista dell'Atalanta al termine della stagione appender le scarpe al chiodo dopo aver collezionato più di 500 presenze. Il classe 1981 ha rilasciato un'intervista sul sito ufficiale del club bergamasco; queste le sue parole: "Fino al venerdì che precedeva la gara di Empoli ero abbastanza tranquillo, poi è cominciata a salire l'emozione. Perché cominci a capire che sarà l'ultima trasferta, l'ultimo ritiro. Ora c'è l'attesa per l'ultima in casa, ma la sto vivendo bene perché finire così è veramente bello, lasciando un'Atalanta da record, un'Atalanta in Europa. Era quello che sognavo. A Bergamo ho vissuto l'esperienza più significativa della mia carriera e sarà qualcosa che potrò raccontare un giorno alle mie bimbe. Finale a lieto fine? E' veramente una favola. Inizialmente speravo di chiudere con una salvezza tranquilla, ma strada facendo vedevo che questa squadra era veramente forte, con un grandissimo allenatore. E nulla è stato impossibile. E poter finire in casa, davanti alla nostra gente, alla gente di Bergamo che in 7 anni di Atalanta, ma anche quando sono tornato da avversario, mi ha sempre fatto sentire un grande affetto, sarà bello ed emozionante".

CARRIERA - "Ripenso all'esordio tra i professionisti: Savoia-Ancona, Serie C1, al San Paolo perché il nostro stadio era inagibile. Avevo 17 anni e sono entrato a 2-3 minuti dalla fine. Il bello della mia carriera è proprio da dove sono partito. Senza settore giovanile, ho fatto la serie C, sono sceso nei dilettanti e sono risalito anno dopo anno. Per arrivare in Serie A ho dovuto vincere in tutte le categorie. E' una cosa di cui vado orgoglioso. Atalanta? Mi ricorderò sempre il mio primo allenamento a Zingonia: il primo gennaio 2005, faceva un gran freddo e c'era la nebbia. La domenica ho fatto il mio esordio in A battendo la Fiorentina a Bergamo: era la prima vittoria di quel campionato”.

FUTURO - "Una delle soddisfazioni più grandi per me è sentire la stima della proprietà, della famiglia Percassi, che subito mi dà l'opportunità di intraprendere un nuovo percorso professionale e di poter dare ancora un contributo all'Atalanta. Ora mi voglio godere quest'ultima partita, poi studierò da direttore sportivo e mi muoverò in base alle esigenze del club”.

"