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Buffon: “Tanta voglia di dimostrare quanto si è forti. Napoli? Poteva vincere, invece…”

"Ho tante motivazioni che spingono ad andare avanti"

Redazione ITASportPress

Da poco lo si può definire ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana, ma rimarrà con ogni probabilità il numero uno di entrambe le compagini ancora per molto tempo nella testa degli italiani, Gianluigi Buffon oggi svincolato ma molto vicino a firmare un nuovo contratto con il Paris Saint-Germain, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport. Tra presente, passato e futuro, l'ex estremo difensore bianconero ha commentato i temi caldi del calcio nostrano con particolare attenzione anche alla stagione da poco conclusa e a quella che inizierà.

JUVENTUS - "Sono straorgoglioso della fine che c’è stata. Vincente ed entusiasmante, con un saluto molto bello e in piena unità d'intenti con presidente, compagni, dirigenti e tifosi. Qualcosa di forte, bello e meritato, perché in 17 anni ho ricevuto tantissimo ma penso di aver dato tutto me stesso per la causa. Penso di aver sofferto, essermi dannato, battuto. Ho gioito e pianto per la causa. Quindi, quando c’è questa consapevolezza e serenità di aver fatto il massimo e aver messo sull’altare del sacrificio tutto quello che si aveva, si è contenti che tutta questa storia abbia avuto questo finale. La Juve non ha bisogno di ripartire, ma di continuare e lo farà. La forza della Juventus non è stata Buffon o un singolo. Ma la forza dei programmi, la chiarezza delle idee, il gruppo. La Juve continuerà ad essere protagonista".

SERIE A - "Ho visto che l'Inter sta facendo acquisti mirati, che possono cambiare la faccia della squadra e renderla più protagonista. La Roma mi è piaciuta molto l’anno scorso, soprattutto Di Francesco con i suoi messaggi che non cercavano mai alibi: un cambio di mentalità di cui la Roma aveva bisogno. Il Napoli? Ha fatto una stagione incredibile, ad un certo punto pensavo vincessero il campionato. Invece la nostra forza mentale e l’esperienza ha fatto sì che riuscissimo a dare l’ultimo colpo di coda. Hanno giocato un calcio meraviglioso che ha fatto innamorare tifosi non napoletani, questo accresce il rammarico per l'Europa League: potevano essere protagonisti fino alla fine".

FUTURO - "Se andremo avanti vedremo, se lo farò sarà perché ho tante motivazioni che spingono una persona di 40 anni a volersi mettere alla prova, emozionarsi. Le emozioni che si provano giocando non è facile provarle nella vita. E poi perché probabilmente c’è ancora bisogno e voglia di dimostrare quanto si è forti e quanto si può performare bene nonostante l’età. Piccole sfide che ognuno accetta di affrontare".

MONDIALE E ITALIA - "Ci sono tante sorprese, mi sta piacendo. Il calcio si sta livellando e a parte due-tre casi non ci sono cenerentole e tutte le squadre possono ambire a vincere contro chiunque. Il dispiacere di non esserci si è già visto nel post con la Svezia e quello basta. È l’immagine emblematica di quanto tenevamo e tenevo partecipare a questo Mondiale".

L'addio di Buffon