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Cagliari, Cragno: “Contro la Spal sarà dura. Mercato? Non ci penso…”

"Mi sono guadagnato tanto col lavoro. E col sacrificio"

Redazione ITASportPress

Stacanovista sul campo, dal quale non si stacca neppure per un minuto avendo giocato fin qui tutte le partite disputate dal suo Cagliari. Alessio Cragno, portiere rossoblù, ha parlato a La Gazzetta dello Sport del proprio momento di forma, delle sue caratteristiche e anche di Nazionale e mercato ad incominciare proprio dalle lusinghe delle big a cui lui pare non pensare: "Al mercato e alle big non ci penso proprio. E non ho nemmeno il tempo per pensarci. Sto troppo bene a Cagliari, sono legato a questa società, voglio far bene qui".

QUALITA' - Ha salvato spesso la sua squadra, come ad esempio contro la Sampdoria quando ha parato il rigore allo scadere di Kownacki grazie anche alla sua reattività che, proprio secondo lo stesso Cragno è una delle sue armi più importanti: "La mia forza? Credo la reattività. Ma ora ho più forza fisica, sono cresciuto sulle palle alte e un po’ in tutto. Mi sono guadagnato tanto col lavoro. E col sacrificio. Io che non sono alto 1.90, come la maggior parte dei portieri". Dopo i pregi, anche i difetti e le cose da migliorare: "In cosa devo crescere? Nella gestione delle situazioni. Ma è un lavoro che sto facendo e ringrazio i preparatori Brambilla e Bressan e i miei colleghi Aresti, Rafael e Daga".

IL PIU' FORTE - Nell'ultima sfida contro la Juventus ha scambiato la maglia con Szczesny, e a proposito di colleghi, il numero 28 rossoblù ha detto: "Fa sempre piacere scambiare le maglie con i campioni. Penso che in questo momento sia Szczesny il migliore. Cos'ha Donnarumma di top? La forza fisica. È alto quasi due metri. Occupa tanto spazio. Il rapporto tra noi è ottimo, ci conosciamo da anni".

NAZIONALE - "Ogni volta che vengo chiamato in Nazionale lo ritengo un onore e ne vado orgoglioso". Sull'assenza all'Europeo per scelta di Di Biagio ha commentato: "Ho accettato la scelta, e certo che saluto Di Biagio. C’è un bel rapporto. Lui ha una casa in zona Santa Margherita di Pula e d’estate viene a vederci". Poi sull'Italia di Mancini: "Cosa mi ha detto il ct? Ancora nulla. Non ho avuto modo di parlarci. Ma la convocazione in Nazionale è stata una cosa meravigliosa che non mi aspettavo arrivasse così presto".

MERCATO - "Non ci penso proprio. E non ho nemmeno il tempo per pensarci. Sto troppo bene a Cagliari, sono legato a questa società, voglio far bene qui. Ho comprato casa a in centro, un investimento". Sulla prossima sfida contro la Spal ha poi concluso: "A Ferrara sarà dura. Ma dobbiamo guardare noi stessi. E fare sempre la nostra partita".