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Cagliari, Maran: “Nessun timore del Napoli. Ripartiamo con coraggio dall’esplosione per il gol di Sau…”

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"Dovremo cercare densità vicino alla palla per limitare il palleggio del Napoli"

Redazione ITASportPress

Rolando Maran, allenatore del Cagliari, ha parlato a margine della conferenza stampa di presentazione del match contro il Napoli di domenica alle 18. I sardi ospiteranno la seconda in classifica, reduce dalla cocente eliminazione dalla Champions League e con tanta voglia di riscatto.

Allo stesso tempo, i rossoblù possono vantare un vero e proprio fortino alla Sardegna Arena: il Cagliari è infatti ancora imbattuto tra le mura amiche. L'allenatore dei sardi ha presentato la sfida agli azzurri ai media presenti ad Asseminello. Ecco le sue parole:

CARICHI - "Dobbiamo ripartire da un'immagine, quella di esplosione di gioia dopo il gol di Sau (contro la Roma ndr)", ha detto il tecnico. "Contro la Roma abbiamo provato a fare la nostra partita dall'inizio ma avevamo di fronte una grande squadra. Man mano siamo cresciuti. Affrontare il Napoli non deve impaurirci, dev'essere uno stimolo a far meglio. Col tempo stiamo maturando, soprattutto nella gestione della gara: avere pazienza e uscire da momenti no della partita sta diventando una virtù. Il coraggio si esprime nell'atteggiamento, non negli interpreti che scendono in campo. Anche domani sarà la parola chiave". E poi aggiunge: "Cercare densità vicino alla palla, questo il primo importante lavoro da fare per provare a limitare il palleggio del Napoli".

CHI GIOCA - Mancheranno Castro, Lykogiannis e Pavoletti e per infortunio. Ceppitelli e Srna per squalifica. Faragò ha dimostrato di poter fare entrambi i ruoli: sono sereno nel dover decidere la sua posizione in campo. Siamo abituati a cambiare la nostra disposizione in campo a partita in corso, ci alleniamo anche per questo". Poi sugli attaccanti ed in generale sulla squadra: "Fa piacere se le punte segnano. Fa piacere per loro, che ritrovano serenità e feeling con la via del gol. Ma ci aspettiamo gol da tutti, anche dai difensori. Emozionarci ed emozionare, questo il nostro credo. Dobbiamo sempre uscire dal campo certi di aver dato tutto. Tutti partono alla pari in questo gruppo: Pajac deve ancora crescere ma il suo impiego recente è frutto del lavoro che ha fatto".