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Fisco spagnolo non dà tregua a Cristiano Ronaldo: “Anche in Italia potrebbe essere arrestato”

Cristiano Ronaldo (getty images)

L'asso portoghese sempre nel mirino del Fisco

Redazione ITASportPress

L'affare Cristiano Ronaldo-Juventus, oltre ad essere un formidabile botto di mercato calcistico, costituisce anche una colossale operazione di vantaggio fiscale. Come riporta ilsole24ore.com, i neo-residenti possono infatti esercitare l’opzione per l’imposta sostitutiva, ai sensi dell’articolo 24-bis del Tuir, al fine di pagare “solo” il forfait di 100mila euro con riferimento a tutti i loro redditi di fonte estera (per un massimo di 15 anni). Evidentemente Ronaldo potrà avvantaggiarsi di tale regime relativamente ai redditi che matureranno sul suo (si presume) già ingentissimo patrimonio esistente all’estero prima del suo trasferimento a Torino. Ma in Spagna il Fisco non vuole abbassare la guardia. Come riporta oggi Marca, il segretario generale del sindacato dei tecnici del ministero José Maria Mollinedo ha ammesso che il passaggio alla Juventus, del fuoriclasse portoghese non risolve i problemi con lo stato spagnolo. "Il suo trasferimento in Italia non cambia nulla - ha spiegato Mollinedo ai microfoni di Europa Press - In caso di condanna per frode fiscale, potrebbe essere attivata un'ordinanza di detenzione o un accordo di assistenza giudiziaria che consiste nel pagamento di una multa. Il pagamento del capitale degli interessi doveva essere fatto già qualche mese fa, o almeno doveva essere garantito" ha aggiunto il segretario di Gestha. Con la firma del contratto con il club bianconero nel mese di luglio, il calciatore risultava residente in Spagna al termine della stagione.  Ne emerge, dunque un quadro per cui, non tutto per CR7 è oro.