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Inter, Spalletti: “Napoli spot per il calcio. Se si vuole stare in cima bisogna essere bravi”

"Hanno la perfezione in alcuni momenti. Mai ultimi due o tre anni hanno perso per demeriti"

Redazione ITASportPress

Il derby vinto contro il Milan è ormai alle spalle. Sabato sera l'Inter sarà di scena al San Paolo per affrontare il Napoli capolista. Alla vigilia del match contro i partenopei, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa; ecco quanto dichiarato: "I nostri ragazzi gli esami li hanno già dati. Se siamo a questo punto è sintomo di studio. Siamo pronti e preparati a questo confronto non facile. Il Napoli? "Spot per il calcio. E' una squadra forte. Non concede niente e non bisogna fare calcoli, senza pensare alle loro capacità di possesso. Sanno comandare il gioco e condizionare l'avversario. Hanno la perfezione in alcuni momenti. Mai ultimi due o tre anni hanno perso per demeriti. L'atteggiamento è sempre quello giusto e merita di consensi. Sarri sarebbe diventato Ministro dell'Economia se avesse continuato in banca. Quando proponi qualcosa ti trova sempre la soluzione per entrarti dentro lo stesso e sottometterti".

GARA - "Secondo me se si vuole stare in cima bisogna essere bravi, non ci sono scorciatoie, non c’è la mossa che può determinare l’andamento della partita, bisogna andare a sfidarli, convinto che puoi avere la meglio in molte delle fasi di gioco. Noi ormai non possiamo tirarci più indietro. Non è che si va lì e si tenta di sfruttare una situazione soltanto perché loro non te lo permettono. Sono talmente bravi che di problemi gliene devi creare più di uno e noi ne abbiamo le qualità. Poi ci siamo dentro fino al collo. Magari era inaspettato, ma vivendo a un certo livello prendi i connotati del livello in cui vivi. Bisogna andarli a sfidare anche a casa loro, nella loro tana, perché è così, non ci sono scorciatoie e non ci sono alternative".

ICARDI - "Primo del derby mancava alla squadra, ora è quello che deve sopportare il carico sulle spalle. Dopo questi tre gol responsabilità tutte a lui? Non è così. Tutti vanno nella stessa direzione, indipendentemente dai gol".