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Inter, Spalletti: “Occhio a Gervinho. Su Totti…”

"Affronteremo un Parma che non ha molti calciatori che hanno giocato in A in passato, ma sono stati presi elementi importanti"

Redazione ITASportPress

Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Parma; ecco quanto dichiarato dall'allenatore dell'Inter:

PARMA - "Affronteremo un Parma che non ha molti calciatori che hanno giocato in Serie A in passato, ma sono stati presi elementi importanti: Inglese, Bruno Alves che conosco e che è un calciatore eccezionale, sono capaci di colmare le lacune. Lo faranno e ne sono certo. Poi Gervinho quando riparte è pericoloso e va tenuto d'occhio. Servirà equilibrio perfetto in ogni azione per non prendere ripartenze. Mi aspetto da loro un approccio di attesa e contropiede a grande velocità. Per questo dovremo essere bravi a comandare la gara e a non perdere palla, altrimenti avranno vita facile. Se non teniamo il pallone tra i piedi, gli avversari trovano spazi per fare male con il pallone che gira veloce. Domani bisogna vincere convincendo con un buon calcio, facendo vedere di aver imboccato la giusta strada, quella che porta ad essere una squadra sempre più forte. Noi abbiamo una rosa importante".

TOTTI - "Io non invitato alla sua presentazione? Beh, gli farò una sorpresa. Leggerò il libro come di solito faccio con tutti i calciatori che ho allenato in passato".

NAINGGOLAN - "Nainggolan è forte come tutti gli altri. Colpisce perché ha fatto gol, ma può fare meglio nella consistenza in campo. A fine partita, quando guardiamo le statistiche, si capisce che può fare meglio. Ma di sicuro cambia la squadra e fa la differenza".

SINGOLI - "Quando torna Lautaro? Non so se sarà disponibile con il Tottenham, personalmente la vedo dura perché con questo tipo di problemi si rischia in ricadute pesanti e anche lunghe. Tutti non possono giocare, quanto a gerarchie. Le analisi vanno fatte perché bisogna tenere d'occhio la lista Uefa. Fa comodo dire che Gagliardini è stato bocciato. Si sceglie, non si boccia. Non potevamo prendere tutti sui 22 possibili, soltanto 6 dei nuovi arrivati. Se una regola impone una scelta, questa va fatta. Gagliardini rimane un grande giocatore, lasciarlo fuori mi è dispiaciuto. Non lo boccio, anzi, domani lo faccio giocare. Joao Mario? Può essere senza dubbio scelto per giocare titolare in queste tante partite che ci aspettano nelle prossime tre settimane".