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Inter, Spalletti: “Siamo pronti, siamo cresciuti. Così si vince il derby…”

"Non abbiamo pensato né al Barcellona né al campionato. Solo al derby"

Redazione ITASportPress

Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, ha parlato alla vigilia dell'importante derby contro il Milan. Intervenuto nella classica conferenza stampa, l'allenatore di Certaldo ha presentato la sfida contro i rossoneri che, come lui stesso ha ammesso, può valere ben oltre i tre punti. Ecco le sue parole:

DERBY - "Vale di più per quello produce nei giocatori e nei tifosi. Non abbiamo pensato né al Barcellona né al campionato. Solo al derby. Sapevamo di dover affrontare tante competizioni, adesso ne abbiamo davanti una importantissima: quella dei derby. Questa gara sarà il termometro per misurare quanto siamo malati dell'Inter. Il derby può lasciare un'eredità importante da portare nelle partite future, quindi faremo attenzione. Non abbiamo sprecato neppure un minuto per prepararci al meglio. Poi c'è un altro tempo per andare a prendere in considerazione quello che sarà il risultato finale del match, ma sarà importante essere esigenti con noi stessi, richiedere grande disponibilità, giocate, qualità, confronti faccia a faccia. Così si gioca il derby di Milano".

SQUADRA - "L'Inter vince grazie al sacrificio? Io credo che la mia squadra sia cresciuta nella qualità e nel carattere e ancora può migliorare ed evolversi se si continua su questa squadra. Sono contento di questa analisi in questo senso".

MILAN - Gattuso ha detto che il Milan è più forte tecnicamente: "Complimenti a lui per come sta facendo giocare il Milan. E' un amico, una persona che stimo, uno che sta facendo vedere di essere all'altezza di allenare questo club. Mi farebbe piacere vedere come i giovani allenatori gestiscono la settimana: F. Inzaghi, Di Francesco, S. Inzaghi, De Zerbi, Giampaolo che non sarà giovanissimo ma allena in un modo molto interessante. Secondo me siamo cresciuti da un punto di vista di altezza e determinazione: calci d'angolo e falli laterali. Cercheremo il gol che possa fare la differenza".

DIFFERENZE - "Tutte e due partono spesso dal rinvio corto, giocano palla a terra, difficilmente cercano di andare subito addosso alla punta. Entrambe provano il cross per il nove, amano curare i particolari. Più o meno siamo lì. Icardi e Higuain ti fanno rimanere con la bocca aperta per le gicate che fanno. Sono entrambi fondamentali. Sorrido quando dicono che Icardi sia meno tecnico di Higuain. Io ovviamente scelgo anche in quanto interista Mauro. E' perfetto in quello che fa. Andiamo a vedere come controlla il pallone sul secondo gol contro la Spal, o come colpisce sul primo centro a San Siro di fronte al Tottenham. Impone alla linea difensiva avversaria di stare più morbida. Ti permette di guadagnare metri fondamentali per praticare un calcio offensivo. Lasciatelo stare, a me Icardi piace così".

SOSTA - "Anche la squadra di Gattuso ha tanti nazionali che hanno giocato durante queste due settimane. C'è stato modo per riordinare le fatiche, siamo al completo e tutti sono a disposizione".