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JUVENTUS, l’arte di non snaturarsi. Ecco come Allegri ha battuto Sarri

La Juventus, grazie al gol di Simone Zaza, ha battuto per 1-0 il Napoli al termine di un complesso scontro tattico per il vertice della classifica di Serie A: ecco la chiave del successo bianconero.

Redazione ITASportPress

Sembrava la più classica delle partite bloccate dalla tensione e dalla voglia di non farsi male ed uno scialbo 0-0 stava per delinearsi al termine di quella che, certamente, ha rappresentato una delle gare più importanti degli ultimi anni in Serie A; poteva essere tutto questo, ma non lo è stato. I due tecnici parevano essersi reciprocamente incartati in un complesso confronto tattico che difficilmente poteva lasciar presagire un grande spettacolo; poi la svolta: Simone Zaza, la mossa con cui Allegri l’ha avuta vinta su Sarri, la trovata attraverso la quale la Juventus ha compiuto una rimonta che ha dell’incredibile, o meglio, dell’impensabile.

IL PROTAGONISTA CHE NON TI ASPETTI- Ci si aspettava un confronto a suon di gol tra Dybala ed Higuain: i due campioni argentini, invece, si sono visti sommariamente poco, arginati dalle accurate marcature predisposte per loro dagli allenatori avversari. Ecco, allora, che Allegri toglie la Joja ex Palermo per dar spazio proprio a Zaza, l’uomo che non ti aspetti: l’uomo che lo porterà alla gloria, almeno in questa notte colorata dai sorrisi del popolo juventino e dalla malinconia di quello napoletano.

LA CHIAVE- Ad onor del vero, la prestazione delle due squadre si è sostanzialmente equivalsa. Che cosa, dunque, ha davvero fatto la differenza? Soltanto la casualità, evidenziata da Sarri nel post partita, della deviazione di Albiol sul tiro di Zaza? Forse, nel senso che probabilmente, senza quella contingenza, staremmo qui a parlare di un nemmeno troppo divertente 0-0; il calcio, tuttavia, è fatto anche d’episodi e spesso questi girano a favore di chi li merita. Probabilmente è vero: il risultato più giusto sarebbe stato un pari, ma se c’è una squadra delle due che avrebbe davvero meritato i 3 punti, si trattava della Juventus; la formazione di Allegri, infatti, è stata capace di non snaturare il proprio gioco e di proporre la partita che aveva preparato. Il Napoli, invece, è parso difettare di quella follia che l’ha reso grande fino ad adesso e che lo stesso Sarri aveva richiesto ad i suoi nella conferenza pre-partita: i partenopei, infatti, hanno probabilmente rispettato eccessivamente la Juventus, costringendo Insigne e Callejon a ripiegare costantemente per raddoppiare su Cuadrado e Pogba, allontanandoli dalla porta e condannando Higuain ad un’improduttiva solitudine.

TUTTO APERTO- Questo, dunque, l’unico appunto alla compagine azzurra: troppo poco per giustificare una critica negativa alla prestazione del Napoli. Certamente gli esterni di Sarri avrebbero potuto giocare più alti, spezzando il rigore tattico della gara ed impensierendo maggiormente la sontuosa retroguardia bianconera; tuttavia, come detto, si tratta soltanto di eventualità. La realtà è che si è trattato di una grande gara da un punto di vista tattico, poco spettacolare, certo, ma portatrice di un significato molto chiaro: la Juventus è ancora la più forte, ma il Napoli c’è. Per lo Scudetto non è ancora finita.

R9