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Juventus, Marotta: “Pensiamo alla Champions League. Keita? Ci piace”

Marotta (getty images)

"A gennaio abbiamo preso Caldara, anche se resterà a Bergamo, stesso discorso per Spinazzola, che è già nostro. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su giovani interessanti"

Redazione ITASportPress

Giuseppe Marotta, amministratore delegato e direttore generale della Juventus, ha parlato ai microfoni di Radio Uno durante la trasmissione Radio Anch'io lo Sport: "Qual è stato lo Scudetto più bello? Il primo perché ci ha visti coinvolti in una grande emozione che non avevamo mai provato e mi riferisco ai dirigenti, al presidente e all’allenatore Conte. E’ stato uno Scudetto insperato per certi versi ma quando si vince uno Scudetto, anche quello di ieri, è sempre una bellissima sensazione. Allegri è stato un componente importante ma credo che tutte le componenti societarie abbiano dato grande apporto. Il mister ha dimostrato coi fatti di essere un grande allenatore e un grande professionista perché si è relazionato con un gruppo che vede il calciatore essere più emancipato rispetto al passato. Il rapporto tra Allegri con tutte le componenti societarie è ottimo e credo che il rapporto abbia tutte le premesse per continuare ma al momento non abbiamo affrontato le tematiche legate al futuro perché siamo concentrati su quello che è l’obiettivo più importante della stagione la finale di Champions del 3 giugno. L’obiettivo è sempre quello di competere e di fare il meglio. Arrivare in finale è un fatto rilevante ma bisogna cercare di vincere. Se non dovessimo riuscire a ottenere il risultato si parlerebbe comunque di stagione straordinaria anche se noi andremo a Cardiff per essere protagonisti e non comparse".

ALLEGRI - "Quando è arrivato lo ha fatto quando c'era uno scetticismo generale, poi si è conquistato la fiducia di tutti. Il rapporto tra la società e il tecnico è ottimo e ha tutte le premesse per continuare. Chiaramente non ne abbiamo ancora parlato, perché adesso i pensieri sono tutti rivolti alla Champions. Successivamente ci incontreremo, ma ripeto: ci sono tutte le premesse per continuare. Se non dovesse arrivare la Champions non possiamo considerare la stagione non trionfale. Tre anni fa abbiamo dovuto gestire l'addio improvviso di Antonio Conte e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi prendendo un vincente. Il gruppo e la squadra hanno favorito l'ingresso del nuovo allenatore. Allegri è arrivato nel modo migliore e ha messo a disposizione della squadra tutta le sua esperienza".

MERCATO - "Quando Agnelli è diventato presidente ha trasmesso una cosa importante: creare uno zoccolo duro di giocatori italiani, cercando di mixare una squadra fatta da giovani e meno giovani. Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli e Marchisio hanno trasmesso il valore della vittoria a tutti gli altri. Il nostro programma va avanti e andiamo alla ricerca di talenti da mettere al fianco dei più anziani. Quando è arrivato Dybala, per esempio, era un giovane con poca esperienza, adesso non lo è più, è maturato molto. A gennaio abbiamo preso Caldara, anche se resterà a Bergamo, stesso discorso per Spinazzola, che è già nostro. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su giovani interessanti. Ricordo la prima stagione, quando abbiamo contattato Di Natale dell'Udinese che preferì non venire. Oggi le cose sono cambiate e tanti giocatori si fanno sentire per venire a giocare da noi. Siamo soddisfatti dei nostri risultati, non solo di quelli sportivi ma anche in merito alla valorizzazione del nostro brand. Accordo con Keita? Assolutamente no. È un giocatore della Lazio e ha un altro anno di contratto. Lo osserviamo, penso sia un giocatore di grande spessore e avvenire, ma per il momento non c'è nessuna trattativa. Siamo interessati ma valuteremo con calma".

CONTE - "Se va all'Inter? Saremmo contenti perché il campionato acquisterebbe più interesse: più interessante lo spettacolo e più è bello vincere. Mi auguro che il campionato sia sempre più competitivo e che vinca il migliore come sempre. L’allenatore ha un ruolo importante ma la società lo ha in senso generale. Allegri e Conte sono tra i primi 5-6 al mondo".

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