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La verità di Ventura: “Ecco come è andata al Chievo. E sulla Nazionale…”

La verità di Ventura: “Ecco come è andata al Chievo. E sulla Nazionale…”

"Sono andato a Verona per amicizia con un programma che prevedeva determinate cose..."

Redazione ITASportPress

Torna a parlare l'ex ct della Nazionale ed ex allenatore del Chievo, Gian Piero Ventura e lo fa a Sky Sport durante Calciomercato - L'Originale in collegamento da Bari. Italia, Chievo e anche un pensiero sul proprio futuro. Il tecnico fa chiarezza su quanto accaduto negli ultimi e turbolenti mesi.

NAZIONALE - "Se ho dato le dimissioni prima della sfida di ritorno contro la Svezia? Non ho pensato di farlo anche se avevo ufficializzato che non sarei andato ai Mondiali in caso di qualificazione. Non c'erano i presupposti per lavorare e l'aspetto tecnico era l'ultimo dei problemi. Avrei potuto farlo prima, dopo la Macedonia. Ho perso solamente due partite in un anno e mezzo, con Spagna e Svezia, ma non c'erano più i presupposti per continuare. Non c'è stato alcun ammutinamento, sono state dette un sacco di bugie e questo mi ha ferito più di tutto. Ho pensato di querelare per certe farneticazioni. Mi sono domandato  perché siano uscite queste cose".

CHIEVO - Precisa anche la sua, breve, parentesi al Chievo: "Sono andato a Verona per amicizia, con un programma che prevedeva determinate cose". "Se ho abbandonato la barca? Occorre dire le cose in modo corretto. Chiarisco: quando sono arrivato c'erano due grandi problemi, la condizione fisica e gli infortunati. Poi mancava convinzione, la penalizzazione aveva creato grandi difficoltà sotto l'aspetto mentale. In un mese abbiamo fatto un grande lavoro sulla testa di ogni giocatore, Di Carlo ha trovato una squadra in grado di giocare 90' ad alta intensità. I giocatori si sono sentiti traditi e lo capisco, questo è uno dei gruppi con cui ho lavorato meglio. Le parole di Pellissier sono state dettate dalla delusione".

FUTURO - "Carriera compromessa dopo l'Italia e il Chievo? In tanti anni ho fatto tante scelte azzeccate. La penultima scelta è stata sbagliata, l'ultima è stata di amicizia. Hanno accomunato la mia immagine a quella del CT e non a quella dell'allenatore, parliamo di un anno e mezzo contro 34 anni." E sul proprio futuro confessa: "Ho voglia di continuare a fare quello che ho sempre fatto, vorrei riprendere la mia vita, quella che un anno e mezzo sembra aver cancellato. Voglio rimettermi in gioco, ho il sacro fuoco dentro, non accetterei mai un finale del genere. Pur non avendo vinto nulla, ho sempre trasmesso un'immagine di serenità e correttezza, vorrei concludere con professionalità".