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Lazio, Tare duro: “Luis Alberto non può permettersi tanti errori. Sull’esonero di Inzaghi…”

Tare Lazio (getty images)

"Per Milinkovic Savic è questione di forma, uno strutturato come lui soffre il fatto di aver giocato anche i Mondiali"

Redazione ITASportPress

Interessante intervista, da parte de La Repubblica, al direttore sportivo della Lazio Igli Tare. Il dirigente ha parlato dei temi caldi in orbita biancoceleste: dal momento di alcuni calciatori, alle voci del possibile esonero del tecnico Simone Inzaghi. Come sempre diretto, l'ex calciatore albanese, non ha lasciato mancare qualche critica indirizzata in particolare ai giocatori, probabilmente con l'intento di spronarli a rendere di più.

CRITICHE - "Per Milinkovic Savic è questione di forma, uno strutturato come lui soffre il fatto di aver giocato anche i Mondiali. Possono aver influito anche le voci di calciomercato. Luis Alberto, invece, deve capire che la Lazio è un club ambizioso e non può permettersi tanti errori. Ha qualità incredibili, deve lavorare sulla testa soprattutto e anche sulla condizione fisica". Sulla difesa ha poi aggiunto: "Faticano gli esperti: Bastos, Wallace e Caceres. Quest’ultimo ha fatto un errore imperdonabile nel derby, quando poteva rilanciare con il suo piede. Comunque se punti a segnare tanto è normale che qualcosa concedi. Sulle fasce durante la sosta tornerà Lukaku, mentre non ci voleva l’infortunio di Durmisi. Infine, per quanto riguarda Marusic, non è facile con i problemi alla schiena e poi al flessore. Quando arriverà al 100% farà meglio".

NUOVI - "Correa è un giocatore da sogno, poteva già essere a quattro gol. Bisogna avere pazienza, ma esploderà. Uno come Badelj è un capitano, soffre a stare fuori: quando l’ho preso gli ho però detto che avrebbe dovuto giocarsi il posto. Lui, così come Berisha, è un leader che sa caricarsi la squadra sulle spalle". "Caicedo? Ero sicuro che il secondo anno sarebbe cresciuto. È un ragazzo introverso, che non ha aiutato nell’inserimento in squadra. Ora però è molto importante: non segnerà quanto Immobile, ma aiuta molto i compagni durante il gioco".

ALLENATORE - "Sta crescendo sempre di più come allenatore. Nei momenti di difficoltà sa che può contare sul sostegno della proprietà e dello staff, le voci di esonero erano e sono invenzioni".

OBIETTIVI - "Il modello è la Juventus, dove chi non gioca dà il massimo la volta successiva. Per noi l’obiettivo resta la Champions, anche se quest’anno il campionato è più equilibrato". Poi sui tifosi: "Ho apprezzato il sostegno prima del match con la Fiorentina. Allo stadio ci sono in media 30 mila persone, vorrei che fossero 40 mila. Pensare che l’Amburgo fa 55 mila presenze in Serie B, il Kaiserslautern 45 mila in Serie C…".