Massimo Oddo, campione del mondo con l’Italia nel 2006, è un tecnico che spesso utilizza i giovani. Alla Gazzetta dello Sport l'ex calciatore del Bayern ha detto la sua dopo l'invocazione del c.t. Roberto Mancini di far giocare gli italiani. «Sì, spesso i giovani italiani avrebbero lo stesso valore di stranieri che vengono preferiti anche per ragioni economiche. All’estero i calciatori costano meno, i migliori giovani italiani li prendono le grandi e così per le provinciali è più conveniente acquistare gli stranieri e magari rivenderli piuttosto che valorizzare i ragazzi che i top club mandano solo in prestito. Il loro livello si è alzato anche se ci sono sempre annate migliori e altre peggiori e non si può negare che spesso non sono pronti. Purtroppo molti restano a lungo in Primavera dove si gioca un calcio diverso. Le squadre B sono fondamentali perché abituano i giovani a giocare con gli adulti. Al Bayern eravamo in 22 in prima squadra e poi c’erano 5 aggregati che nel week-end scendevano in campo con la seconda squadra che faceva il campionato di Serie C. Sa chi erano questi cinque? Alaba, Muller, Kroos, Badstuber e Contento. Grazie a quell’esperienza nella seconda squadra, due anni dopo erano prontissimi. È importante costruire un percorso di crescita che consenta ai giovani di arrivare in A quando davvero possono giocare senza problemi».
ITA Sport Press
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M. Oddo: “Per crescita giovani necessarie squadre B. Al Bayern aggregarono Alaba, Muller, Kroos…”
L'ex terzino del Bayern giudica il c.t. Mancini
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