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Mihajlovic: “Totti? Chiesi io a Boskov di farlo entrare. In futuro vorrei…”

"In carriera ho sbagliato più calci di rigore che punizioni"

Redazione ITASportPress

Ospite della trasmissione Rabona, in onda su Rai 3, Sinisa Mihajlovic, ex calciatore e allenatore, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera in campo e non solo. Roma, Sampdoria, Lazio e Inter sono state le maglie che ha vestito da calciatore nella carriera italiana, ma nei ricordi dell'ex tecnico del Torino c'è soprattutto l'amico Vujadin Boskov.

DA CALCIATORE - "Ho sbagliato più calci di rigore che punizioni", ha spesso affermato Mihajlovic che anche questa volta conferma: "Potevo calciare da qualsiasi parte, l'importante era non far capire in anticipo al portiere dove sarebbe finito il pallone. Altrimenti, sarebbe stato avvantaggiato. Allora io prendevo la rincorsa sempre allo stesso modo, in maniera tale da non far comprendere a chi mi era di fronte dove avrei tirato. Nel frattempo, guardavo in faccia il portiere, fino all'ultimo passo".

L'AMICO - Si emoziona quando parla, invece, dell'amico Boskov: "Lavorare con Boskov è stato incredibile, era molto intelligente. Pensavi che facesse quello che gli dicevi, invece era il contrario". E rivela: "Nel 1993, gli suggerii di far giocare Totti per la prima volta. Lo portammo con noi a Brescia perché in allenamento aveva mostrato tante buone cose e quando andammo sul 2-0 mi avvicinai alla panchina chiedendo a Boskov di farlo entrare. Da quel momento...".

FUTURO - Nella sua carriera di allenatore c'è stato, fino ad ora, solo l'Italia: "E' dal 1993 che sono in Italia, adesso vorrei un'esperienza all'estero". Neppure menzionata la brevissima parentesi mai iniziata con lo Sporting Lisbona.