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Milan, Gattuso: “Quando giochi contro una squadra rinunciataria con dieci giocatori dietro la linea…”

L'analisi del tecnico rossonero dopo lo 0-0 di Bologna

Redazione ITASportPress

Il Milan non approfitta dell'assist della Lazio e non va oltre lo zero a zero al Dall'Ara contro il Bologna. Questa l'analisi ai microfoni di Sky Sport di Gennaro Gattuso: "Il nostro palleggio è stato sterile, dovevamo cercare in zona centrale qualche combinazione in più. Se analizzo la loro stagione l'Inter l'ha vinta con delle combinazioni, ha fatto la nostra stessa partita. C'è mancata la stoccata, gli facevamo il solletico, potevamo sfruttare meglio le palle che ci sono capitate -riporta tmw.com-. A livello qualitativo abbiamo fatto una gara mediocre. Per tanto tempo nella mia gestione abbiamo giocato con il 4-3-3, tante volte si riempiva meglio l'area, Bonaventura riusciva ad inserirsi bene. Il 4-4-2 a volte per gli avversari è di facile lettura, in questo momento è così. Cutrone? Ci sta che chi viene sostituito la prenda male, l'importante è guardarsi negli occhi. Adesso c'è l'adrenalina, poi sicuramente io e Patrick faremo una chiacchierata. Kessié e Bakayoko squalificati? Sicuramente mancheranno due interpreti importanti, abbiamo qualche centrocampista in panchina, ci inventeremo qualcosa, non partiamo sicuramente sconfitti e guardiamo avanti. Ci teniamo questo punto, ma potevamo fare meglio".

"Quando giochi contro una squadra rinunciataria con dieci giocatori dietro la linea è difficile, lì deve uscire la qualità dei giocatori. Tante volte quando giochi con due attaccanti se uno non fa i movimenti al contrario fai il solletico, per allargare un po' la squadra avversaria devi attaccare la profondità. La scelta di togliere Cutrone per Castillejo è stata fatta perché lo spagnolo viene a giocare un po' fuori. Non siamo una squadra che ama andare sul fondo e mettere la palla in area. Sono caratteristiche degli attaccanti che abbiamo a disposizione. Tante volte non ci muoviamo bene, facciamo fatica, il problema di questa partita è stato questo. Quando abbiamo imbucato quattro cinque volte loro sono ripartiti e ci hanno fatto male, Kessié nel primo tempo qualche volta a campo aperto ci è andato, potevamo fare meglio. Inzaghi? Più saluto forte più una persona la stimo, quando non arriva la cinquina forte vuol dire che non l'apprezzo abbastanza. Mi piace il mio lavoro, fa invecchiare di più ma mi fa sentire vivo, è qualcosa che mi dà tanto".