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Napoli, Ancelotti: “I big restano, anche Koulibaly. Arsenal? Siamo carichi e motivati…”

"L'egemonia della Juventus in Italia diminuirà"

Redazione ITASportPress

"Siamo vicini a vincere", parola di Carlo Ancelotti. L'allenatore del Napoli ha parlato ai microfoni di Repubblica dei temi caldi dell'ambiente partenopeo. Dal campionato al calciomercato, fino alle ambizioni in Europa League e per il futuro. Tenere i big, progettare e vincere, anche nel breve termine.

NAPOLI E MERCATO - "Il Napoli non è costretto a vendere e tanto meno a realizzare plusvalenze. Tutti i big resteranno e anche Koulibaly. Assolutamente, non si muove". Il tecnico di Reggiolo sa bene che per vincere servono i giocatori, ma anche una società alle spalle che supporti l'ambiente, ecco perché con il presidente De Laurentiis c'è massima sintonia: "Ho una squadra già ben strutturata e con margini di crescita, anche se giovane. La spina dorsale è robusta. So che non si può pagare 10 milioni d'ingaggio a un giocatore. Il presidente tiene i conti a posto e non gli chiederò di far saltare il banco". "Mi vuole a vita? Posso dargli garanzie psico-fisiche per 8 anni (ride ndr)".

AMBIENTE - Si trova bene a Napoli, lo ha sempre di chiarato Ancelotti che conferma ancora di trovarsi a proprio agio in città e con le persone: "Non avevo mai vissuto in una città di mare. Di Napoli si ha un'immagine parziale: una bellissima cartolina con i suoi problemi. Io la sto riscoprendo: non c'è traffico, la gente ti rispetta e non ti disturba e non è invadente se ti incontra al bar o al ristorante". "Napoli come la serie tv Gomorra? In Italia si enfatizza tutto. Io seguo la serie tv ma a Napoli non respiro la stessa atmosfera. Siamo nel Paese più bello del mondo, ma non riusciamo a potenziare il senso civico".

AMBIZIONE E FUTURO - Tornando al campo, agli obiettivi del Napoli: "Europa League? Ci sono tre squadre che possono vincere: Chelsea, Arsenal o Napoli. Il sorteggio ci ha dato entusiasmo. Siamo pronti e carichi. Sarà una gara equilibrata e incerta. Dobbiamo essere bravi all'Emirates". "Champions? Se la giocano in quattro. Juventus, Barcellona, Liverpool e Manchester City". Un pensiero, infine, al campionato e al distacco dalla Juventus: "Troppi 15 punti di distacco? Sì, l'ho già detto. Però nessuno aveva mai avuto la continutà che ha la Juventus. Ma la sua egemonia diminuirà. Le milanesi verranno fuori".