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NAPOLI, i segreti tattici di mister Sarri

I segreti della preparazione settimanale della partita del mister del Napoli, Maurizio Sarri, estratti dalla sua tesi "di laurea" presentata a Coverciano.

Emanuele Costa

Il Napoli di mister Maurizio Sarri sta stupendo molti in questo campionato, riuscendo a confermarsi a livelli altissimi grazie alle indubbie qualità dei suoi elementi, ma anche al duro lavoro del suo allenatore. L'ex tecnico dell'Empoli, infatti, fa della meticolosità il suo cavallo di battaglia, ed ha infatti preso il tesserino da allenatore presentando, nel 2006-2007, una "tesi di laurea" a Coverciano, discutendo proprio della preparazione settimanale alla partita. Grazie ai colleghi di CalcioCalcio.net, che hanno già analizzato la tesi, siamo in grado di mostrarvi l'approccio (certo, poi rivisitato con il tempo) di Sarri alla partita.

Il lunedì, dunque, è secondo il mister del Napoli il giorno di "riposo" per la squadra, mentre allenatore e il suo vice si dedicano all'analisi tattica, atletica e tecnica della partita. Sulla base di questo, il martedì si procede alla visione della partita precedente insieme ai giocatori, i quali svolgono poi un lavoro esclusivamente fisico. Il mercoledì, invece, Sarri consiglia partite a tema, per curare aspetti particolari quali: le difficoltà nel verticalizzare il gioco (il rimedio sarebbe un match 8vs8 in un campo da 40x30 metri); difficoltà nelle ripartenze (10vs10 in campo 55x40 metri); difficoltà ad uscire dalla difesa (10vs10, campo 55x40mt). Il giovedì invece i giocatori lavorano fisicamente e tatticamente divisi per reparto, curando aspetti come le diagonali e gli scivolamenti difensivi, i cambi di gioco e gli scarichi. Il venerdì si svolge un lavoro individuale, mentre il sabato - alla vigilia della partita successiva - si passa al lavoro sulle palle inattive, sia in difesa che in attacco, confrontando i propri schemi con quelli dei prossimi avversari. La domenica, infine, è il giorno della verità, in cui mister Sarri si limita a ricapitolare quanto fatto in settimana, dando indicazioni individuali e qualche schema, ma lasciando anche ai giocatori spazio per prepararsi personalmente alla partita.

Come si può vedere, Maurizio Sarri non è arrivato dal nulla, nonostante le proteste di tanti perbenisti del pallone che non lo ritenevano pronto per il salto ad una "big": il suo incarico al Napoli viene gestito come tutti quelli precedenti, ovvero con dedizione, passione e soprattutto meticolosità.