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Napoli, Insigne shock: “Stufo di non vincere. Un giorno potrebbe arrivare un’offerta e…”

"Ora non penso di lasciare Napoli ma penso di aver dimostrato quanto valgo e potrebbe capitare"

Redazione ITASportPress

"So bene che magari in giro possa esserci qualcuno che mi stimi...", parla così Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, che mette paura alla società partenopea in ottica mercato. "Ora non ci penso a lasciare Napoli, ma un giorno potrebbe arrivare un'offerta irrinunciabile...".

Così il numero 24 degli azzurri parla al Corriere dello Sport. L'attaccante del Napoli gette alcune ombre sul proprio futuro e mette le basi per un possibile addio.

STUFO - "Non siamo delle macchine, dobbiamo sempre ricordarcelo. Un periodo buio è inevitabile. Vivo assaporando le soddisfazioni con parsimonia e poi scoprendo che quando non si vince, la sofferenza è secca: io ci sto male. Mi scoccia assai arrivare a un passo dal successo e poi ritrovarmi senza niente tra le mani, che so un trofeo da alzare al cielo. E questo dà fastidio anche ai miei compagni di squadra di questo Napoli, che è fortissimo e che meriterebbe di regalarsi una soddisfazione", ha detto Insigne in merito al desiderio di trionfare. Occasione che potrebbe arrivare con l'Europa League, passando però dalla doppia sfida contro l'Arsenal: "Ci aspettano due gare complicate e poi, dovessimo farcela, la semifinale. Non è semplicissimo, non abbiamo paura. Anzi, è il nostro folle desiderio".

MERCATO - E se col Napoli non dovesse accadere, Insigne potrebbe provarci indossando un'altra maglia: "Se mi vedo con un'altra maglia? Adesso, mentre ne stiamo parlando, e più in generale in questa fase, non ci penso neppure. Però so bene che magari in giro possa esserci qualcuno che mi stimi. Ma non esistono squadre, né interessamenti. Ho il dovere di pensare, senza essere immodesto, che in questi anni con il Napoli abbia dato qualche dimostrazione di ciò che so fare. Se ho scelto Raiola per andare via? Niente di tutto ciò e siete liberi anche di non crederci. Ma ritengo che Mino, con Jorge Mendes, sia il più forte in circolazione e che rappresenti un’autorità in materia. Ma non c’è dietrologia. Finché starò qui io darò sempre il 110% e qua voglio starci a lungo. So anche che ho ventotto anni e che possa capitare, in carriera, di ritrovarsi dinnanzi ad un’offerta, come dire, irrinunciabile. Questo sì, può succedere. La mia valutazione? Non ne ho la più pallida idea. A me il mercato sembra di nuovo impazzito ed eventualmente il prezzo lo fa il campo. E poi non sono affari miei: io devo giocare, segnare, divertire".  "Per un napoletano come me qui le pressioni sono maggiori rispetto ad altri calciatori perché la gente si aspetta di più. A volte le responsabilità costituiscono un energizzante, dunque hanno effetti positivi, ma ci sono anche momenti in cui possono essere controproducenti e quindi negative".

HIGUAIN - "Non mi andò giù il suo modo di esultare. La Juventus fu una scelta, libero di prenderla ci mancherebbe, però poi ci siamo incrociati altre volte e mai una volta, mai una dico, che sia venuto a salutarci nello spogliatoio, come pure sarebbe stato naturale fare. Vuol dire, allora, che ce l'aveva anche con noi, con i suoi ex compagni di squadra che lo hanno aiutato a segnar trentasei gol in campionato".