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Napoli, l’ex Bruscolotti contro Hamsik: “Altro che attaccamento, voleva andare in Cina…”

"Il record di presenze? Facile con 38 partite"

Redazione ITASportPress

511 presenze con la maglia del Napoli tra tutte le competizioni, Giuseppe Bruscolotti ex giocatore e capitano dei partenopei, si appresta a perdere il primato in favore di quello che attualmente tiene al braccio la tanto importante fascia dei partenopei, Marek Hamsik. Intervistato da Repubblica, la storica bandiera ha avuto da ridire su alcuni atteggiamenti dello slovacco non rinunciando a mandargli qualche frecciata.

RECORD PRESENZE - Domenica, Hamsik raggiungerà con ogni probabilità quota 511 presenze totali con la maglia del Napoli, record che apparteneva proprio a Bruscolotti: "Se mi dispiace? Un pò sì, ma fa parte del calcio. Il mio record non è paragonabile a quello di Hamsik. Io ho giocato 16 anni col Napoli, lui solo 12. Non abbiamo disputato gli stessi campionati. Ai miei tempi la Serie A era a 16 squadre e non c'erano i gironi in Champions League. C'erano meno partite, le mie hanno un peso diverso".

DUBBI CINESI - In estate Hamsik è stato corteggiato da squadre asiatiche, soprattutto in Cina: "Uno dice che può andare via, poi torna su suoi passi. Non mi è piaciuto questo atteggiamento. L'attaccamento è un discorso diverso. Io ho rischiato la vita per il Napoli, ho fatto di tutto per questa maglia che continuo a sentire come mia. Sono sceso in campo quando ancora non ero guarito dall'epatite virale e ho messo la testa sul pallone quando l'avversario stava calciando. Il mio amore per l'azzurro durerà per sempre". "Se premierei Hamsik lo stesso? Certo, ma al momento non ho rapporti con l'attuale società dopo le polemiche per il trentennale dello scudetto".

VERO CAPITANO - "Insigne capitano? Sì, è vero leader, lo dico da tempo. Tra l'altro nel nuovo ruolo si trova benissimo. Ha carattere per diventare il nuovo capitano del Napoli. Ha temperamento ed è un trascinatore. Quando c'è da discutere con gli avversari non si tira indietro. Sono segnali". "Se gli darei la maglia numero 10? Sinceramente la lascerei a Diego perché potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Insigne con la 24 è più tranquillo...".