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Napoli, Sarri: “Prossima stagione può essere la mia ultima. Scudetto? Cerchiamo l’evento, serve altro fatturato”

Le parole dell'allenatore dei partenopei alla vigilia della sfida col Sassuolo

Redazione ITASportPress

Dopo la conferenza congiunta di Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne, in casa Napoli è già tempo di un altro appuntamento con la stampa. Mister Maurizio Sarri, infatti, parla direttamente da Castel Volturno, quartier generale degli azzurri, alla vigilia del Lunch Match sul campo del Sassuolo; rivivi con noi la diretta testuale:

INSIGNE - "Sono contento, si può innescare una bella storia: un napoletano bandiera del Napoli. E' un aspetto romantico, ma il pensiero oggi va al Sassuolo".

SASSUOLO - "Match che nasconde insidie, il Sassuolo ha una società fortissima. Parliamo di una squadra forte che ha pagato la prima esperienza europea e gli infortuni. Nella singola partita sono pericolosi, Di Francesco è un ottimo allenatore".

HAMSIK - "Vediamo come si sente oggi, ma c'è ottimismo: è solo un piccolo acciacco, lui non voleva nemmeno fermarsi".

PROGETTO - "Il ciclo è cominciato e io sono contento di rappresentarlo. Dobbiamo decidere se fare un passo indietro o andare avanti. Dipende dalla società. La squadra è in crescita, ma dobbiamo crescere sotto diversi aspetti: ci sono margini di miglioramento, siamo in crescita a livello di anima e cuore".

SCUDETTO - "Il Napoli attuale non può programmare lo scudetto, abbiamo il quinto fatturato in Italia, ma noi dobbiamo cercare l'evento che va al di là della razionalità e della logica. Abbiamo l'obbligo di cercare il sogno, un piccolo margine c'è ancora. Se la società vuole lo scudetto allora dobbiamo alzare il fatturato".

SERENITA' - "Mi concentro sul lavoro in allenamento, se mi soddisfa allora vado tranquillo in partita. E' giusto che i ragazzi abbiano l'obiettivo del secondo posto, ma non ci sono margini di errore".

FORMAZIONE - "A grandi linee so chi fare giocare, ma devo prima vedere la situazione di un paio di giocatori".

ATTACCO - "Quattro giocatori in doppia cifra? Significa che alleno giocatori forti, senza grandi qualità non è che un allenatore può inventarsi qualcosa. Tuttavia, il margine di miglioramento non passa da questo: dobbiamo crescere nella solidità e su questo ho visto passi in avanti, anche se dobbiamo eliminare i goal stupidi che subiamo".

MERTENS - "Giocatore forte, si è calato nel ruolo. Sapevamo fin dalla preparazione che era nelle sue corde".

SERIE A - "Campionato competitivo, ma difficilmente tornerà ad essere livellato".

FUTURO - "Non ho un contratto lungo, a livello teorico il prossimo anno potrebbe anche essere l'ultimo...".

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