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Napoli, un girone senza la maglia azzurra: i numeri danno ragione alla scaramanzia

Con la bianca 2,4 di media punti a partita in campionato, con quella nera nessuna sconfitta. Col Sassuolo all'andata l'ultima con la divisa tradizionale

Redazione ITASportPress

Domenica, nel Lunch Match della 33^ giornata del campionato di Serie A, il Napoli farà visita al Sassuolo e cercherà il sorpasso sulla Roma, impegnata nel Monday Night a Pescara, in chiave secondo posto. All'andata i partenopei pareggiarono 1-1, a Lorenzo Insigne rispose Gregoire Defrel, in una sfida che i tifosi partenopei ricordano molto bene perché fu l'ultima con la tradizionale maglia azzurra, messa poi in soffitta per dare spazio a quella nera e, soprattutto, a quella bianca. Una scelta dettata dalla scaramanzia e che sta dando i suoi frutti in campionato. I numeri non mentono: con la divisa tradizionale, infatti, sono arrivate 10 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte, quelle pesanti contro Atalanta, Roma e Juventus. Con l'ormai ex seconda maglia, ovvero quella bianca, sono arrivati 42 punti in 17 partite (13 successi, 3 pareggi e una sconfitta, media punti di 2,4 a partita). Infine, con quella nera nessun k.o. nelle tre apparizioni: due vittorie, quelle recenti contro Lazio e Udinese, e il pareggio alla prima giornata di Pescara. Al Mapei Stadium la squadra di Maurizio Sarri scenderà in campo per la diciottesima volta, molto probabilmente, con la maglia bianca. Quella azzurra è bandita, a maggior ragione adesso che c'è da raggiungere il secondo posto che è sinonimo di qualificazione diretta in Champions League: si sa, all'ombra del Vesuvio la scaramanzia viene prima di tutto.

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