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Paulo Sousa: “Juventus-Inter? Conta più per i nerazzurri. Icardi tra i migliori centravanti al mondo, ma CR7 è il top”

L'ex tecnico della Fiorentina parla del derby d'Italia

Redazione ITASportPress

Vigilia di campionato, soprattutto vigilia del derby d'Italia. Juventus-Inter aprirà la 15^ giornata di campionato nella serata di venerdì. A parlare del big match tra le due storiche rivali è Paulo Sousa, ex allenatore della Fiorentina e, nella sua carriera da calciatore, doppio ex della gara. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il portoghese ha raccontato la sua idea sulla Serie A e, ovviamente, sull'intensa sfida tra bianconeri e nerazzurri.

GARA - "É una partita importante ma diversa dai miei Juve-Inter perché la mia Juve, al mio arrivo, non vinceva da nove anni. Sarà una partita molto più importante per l’Inter che per la Juve. I nerazzurri devono capire quanta distanza c'è ancora da colmare con i rivali". Poi, su quelli che saranno i tecnicismi della gara aggiunge: "La novità di Allegri é quella di chiedere agli esterni di venire in mezzo al campo. Infatti sia Bernardeschi che Cuadrado stanno iniziando a lavorare come mezze ali. Spalletti, invece, sa cambiare in corso. Ha un anno di lavoro alle spalle che ha reso la sua inter più stabile. La Juve ha tanti modi per vincere, ha delle qualità incredibili, è una delle Juventus più forti di sempre. L’Inter potrà puntare sulla solidità difensiva e sull’aspetto fisico che ho visto anche all’andata con il Tottenham. Poi c’è Icardi. E' uno dei migliori centravanti al mondo".

SUPERIORITA' - "Ad inizio anno pensavo che Napoli, Milan, Roma e Inter fossero l’anti Juve. Allenando in Cina ho capito quanto per Suning sia importante investire nell’Inter, ma credo che vincerà ancora la Juve. Non ha mai avuto una rosa così forte per numero qualità e diversità dei calciatori, poi c’è Allegri che gestisce benissimo lo spogliatoio e riesce a tenere il fuoco acceso in tutti".

RONALDO - "E' senza dubbio il migliore al mondo. Fa sempre tutto quello che serve per vincere. Il suo arrivo é stato importante per tutto il movimento del calcio italiano". Un movimento ceh secondo Pauolo Sousa sta cambiando: "Prima i calciatori venivano in Italia per la bellezza del proprio calcio, poi qualcosa é cambiato. A me piace il pragmatismo italiano, ma prima ancora piace espormi per attaccare. In questo senso il calcio italiano si sta sforzando di migliorare e proporre un gioco più offensivo".

FUTURO - Porte spalancate al suo ritorno in Italia, e l'indizio sulla prossima meta sembra essere fin troppo chiaro: "Mi piacerebbe molto tornare in Italia". La Roma? Ripeto mi piacerebbe tornare in Italia in una squadra che può vincere lo scudetto. La Roma può farlo".