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Sampdoria, Ferrero: “Pronto a rinnovare con Giampaolo. Zapata? Rimpianto, ma al mister non piaceva…”

"Sto cercando di trovare dei sostituti di Andersen e di Colley per giugno"

Redazione ITASportPress

Lunga e interessante intervista rilasciata dal presidente della SampdoriaMassimo Ferrero ai microfoni di Telenord. Dalle ambizioni della squadra blucerchiata, alla conferma di Giampaolo. Fino ad arrivare al mercato, con scommesse vinte e rimpianti. Ma anche la questione stadio e i tifosi.

PERCORSO - "Tutti ridevano, nessuno mi ha mai creduto, io barcollo ma non mollo. Oggi sono qui ringraziando la fortuna, la tenacia, il duro lavoro, la voglia e la forza di dare ai giovani ragazzi sampdoriani una casa. Mi aspetto tanto dal calcio, invece nella Sampdoria prendo dei bei calci in c..o che non mi merito. Il resto sono grandi soddisfazioni, perché oggi il presidente Ferrero è andato dal notaio e ha pagato i nuovi uffici di casa Samp. Dal calcio mi aspettavo delle cose belle perché chi semina cacca raccoglie sterco, chi semina sorrisi raccoglie felicità e io sono un uomo che semina sorrisi. Mi aspetto che le persone siano felici, abbiano rispetto".

MISTER - Felicità e soddisfazioni che arrivano anche dal campo, dove la Sampdoria sta facendo molto bene sotto la guida del tecnico Marco Giampaolo: "Gli allenatori sono come le mogli e si possono cambiare, non sono parenti. Io credo che Giampaolo farà molto bene, poi se lo chiama il Real Madrid e se ne va io lo rispetterò. Lo dissi anche a Mihajlovic però…. Lui è stato il mio primo amore, io sono arrivato alla Sampdoria che non sapevo nulla di calcio. Mi portarono a Londra e io ho confuso Eto'o con un cameriere, ho fatto dei casini terribili da quando sono arrivato…. Con Sinisa siamo rimasti amici ed è stato quello che mi ha battezzato, però ogni allenatore ha la sua tecnica e la sua tattica. Giampaolo è un lavoratore del calcio, un integralista che tutti criticano e io invece lo amo perché lui fa rispettare il suo modus operandi di giocare. Per me è un bravo allenatore, se vuoi Giampaolo lo devi accettare per quello che è, magari non ti farà vincere nulla o magari ti farà vincere lo Scudetto. Io me lo tengo stretto stretto e se vuole rinnovare, sono pronto a fargli un biennale".

MERCATO E RIMPIANTI - Fa il punto sul mercato, soprattutto su quello in entrata: "Il mercato non finisce mai, io ero contrario a spostare la chiusura del mercato al 31 di gennaio, il mercato non è ancora iniziato, l’ultima settimana succederà tutto. Ho comprato Gabbiadini, se avevo un posto per un extracomunitario mi riprendevo anche Muriel, il mercato non può finire! Tutti che rimpiangono Torreira, ma abbiamo preso Ekdal e non si è fatto assolutamente rimpiangere. Sto cercando di trovare dei sostituti di Andersen e di Colley per giugno perché c’è grande carenza di difensori centrali, quindi se vedo un ragazzino che ha 19 anni anche che costa un po’ di più lo prendo. Io sto qui perché ci sto provando con tutte le mie forze a vincere qualcosa". Ma non solo prospettiva futura, c'è chi potrebbe essere definito un rimpianto in casa blucerchiata, Duvan Zapata, che con l'Atalanta sta facendo meraviglie, specie nell'ultimo mese: "Io penso che il giocatore sia come la borsa Italia: vendi, guadagna e pentiti. Questo è il motto. Zapata non era nei piani della Sampdoria. Giampaolo ogni tanto lo strozzerei, ma questo fa parte della stima nei confronti di un uomo. Zapata a lui non piaceva, perché ha un suo credo e una sua identità. Se vuoi Giampaolo, è quello e quindi ti puoi anche aspettare che Zapata possa partire".

STADIO E TIFOSI - "Adesso quando facciamo i lavori, io voglio rimodernare l’audio perché è un po’ vecchiotto. Marassi è uno dei migliori stadi d’Europa ma va ristrutturato. Faremo stare bene i tifosi, metteremo bar e ristoranti. La prima cosa che voglio fare sono i bagni, questo è il mio primo investimento. Lo stadio non vale i soldi che hanno chiesto per acquistarlo. La gente viene meno allo stadio per tanti motivi. Io ho detto che i tifosi sampdoriani sono meravigliosi, i migliori del mondo. Sono tutti bravi, non sono razzisti, amano la squadra. Pensate che se la squadra perde 3-0 ancora tifano. Ma in mezzo ci sono anche tre scappati di casa che non sono tifosi, ma gente che vuole fare confusione e che vuole i tafferugli. Ho detto che sono quattro scappati di casa e mi hanno sfondato!”.