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Sassuolo, Boateng: “Prima il calcio era solo un hobby contro la fame. Ora però…”

Boateng, getty images

"A 15 anni, quando ho firmato il primo contratto da professionista, ho capito che la faccenda era seria"

Redazione ITASportPress

Kevin Prince Boateng, centrocampista offensivo del Sassuolo, si è confessato in una lunga intervista rilasciata al settimanale del Corriere della SeraLiberi Tutti. Oltre il calcio giocato, nelle parole dell'ex Milan c'è molto di più. Confessioni molto forti quelle del classe '87 che in questo avvio di stagione sta vivendo una vera e propria nuova giovinezza.

CONFESSIONE - "Ho conquistato il mio regno da poco. Oggi che ho la serenità, e mi sono buttato alle spalle le difficoltà del passato, mi sento potente come un re. Io calciatore? Prima era solo un hobby che mi distraeva dal fatto che il frigo era vuoto. Poi a 15 anni, quando ho firmato il primo contratto da professionista, ho capito che la faccenda era seria. Mi sento più ghanese o tedesco? Me lo chiedo spesso: quando sei un mix il tuo cuore non appartiene al 100 per 100 né all'una né all'altra parte. Superato i cori razzisti? Ho cominciato a subirli da giovane, nei campi di Berlino. All'epoca mi tenevo tutto dentro. Poi quando sono arrivato al Milan ed è successo ancora ho capito che non avevo più spazio nel cuore. E ho reagito, duramente. Il tabù dell'omosessualità nel calcio sopravvive? Credo che neppure i miei amici più stretti me lo confesserebbero. C'è ancora timore ma io dico che ci vuole coraggio. Le notizie durano una settimana".