Spal, Mattioli: “Abbiamo regalato dei punti, volevo qualcosa in più. Lazzari? Può migliorare ancora tanto…”

Intervenuto a Radio Deejay, il presidente della Spal Walter Mattioli ha parlato del momento della sua squadra, reduce da alcune prestazioni altalenanti come il successo inaspettato contro la Roma e la successiva sconfitta contro il Frosinone. Il patron dei ferraresi ha commentato la posizione in classifica del club e si è soffermato anche sul mercato.

A META' - Contento ma non del tutto, sembra essere questo lo stato d'animo del numero uno della Spal in merito ai punti ottenuti fin qui dagli uomini di Semplici: "La posizione in classifica potrebbe essere migliore, abbiamo regalato un po' di punti, specialmente domenica contro il Frosinone. Oltre a quella con il Sassuolo... sono due squadre alla nostra portata, potevamo fare qualche punto. Abbiamo una discreta graduatoria, ma il campionato è molto difficile. Le squadre sono molto attrezzate per salvarsi".

MERCATO - "Abbiamo dei programmi e cerchiamo di portarli avanti, cerchiamo di migliorarli anno dopo anno. Abbiamo fatto uno sforzo, non abbiamo venduto nessuno nonostante qualche richiesta". Tra gli acquisti che sembrano fin qui essere stati in parte ripagati c'è anche l'attaccante Andrea Petagna: "Ha fatto tre gol, ne volevo qualche d'uno in più...È un bravissimo ragazzo, avevamo bisogno di lui per quel ruolo specifico". Per quanto riguarda le uscite, molti rumors stanno interessando l'esterno Manuel Lazzari su cui sembra essere forte l'interesse di Torino e Lazio. Proprio sul presunto approccio dei biancocelesti per il classe '93, Mattioli ha commentato:. "A me la Lazio non l'ha mai chiesto, mi torna strano che continuino a scriverle. Può ancora migliorare tanto, ha fatto passi da gigante in questi ultimi due anni, l'ho preso quando ne aveva 18, alla Giacomense. Quando l'ho visto in Nazionale mi sono emozionato". E a proposito di mondo Lazio, un commento sul suo presidente: "Lotito? Ho un rapporto particolare, dai tempi della B quando rappresentava la Salernitana. È intelligentissimo, ma quando non fai quel che vuole lui... non voglio andare in Lega per alzare la mano quando decide lui. Dice che si batte per le piccole, ma io dico che si batte per se stesso. È un grande dirigente, ma non c'è una grande amicizia".