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Spal-Napoli, doppio ex Sesa: “Partita da ‘2’ fisso ma nel calcio ci sta tutto”

«Conto che la Spal si salvi, e che a Ferrara si vedano tanti anni di serie A» ha detto Sesa

Redazione ITASportPress

Dopo tanti anni si incontrano in Serie A la Spal e il Napoli. Il match di domani è molto atteso a Ferrara e lo presenta un doppio ex David Sesa, che ha giocato quattro anni in azzurro, poi una luminosa retta finale di carriera alla Spal, distillando pillole della sua sapienza calcistica. Adesso, con un bagaglio arricchito da un interessante percorso come allenatore (prima la B svizzera, quindi i successi nelle vesti di vice-tecnico del prestigioso Anderlecht in Belgio), il suo sguardo sulla sfida del “Mazza” si pone con l’occhio clinico del mister. «Sono molto affezionato a Ferrara, dove vivo da dieci anni, dove ho casa e dove tornerò quando finirà l’esperienza a Bruxelles, e sono altrettanto legato alla Spal -riporta il giornale La Nuova Ferrara-. Mi sentirò più vicino ai biancazzurri che al Napoli. Ho visto diverse partite, sia della scorsa stagione in B che di questo campionato in A. Quella passata è stata un’annata fantastica e adesso l’avventura è iniziata molto bene. Stesso allenatore, stesso modulo, sono cambiati tanti giocatori ma era un obbligo: il salto è grande, la serie A è di ben altro livello rispetto alla B. Seguo la Spal, sia attraverso Sky che Myscout, vedo partite in diretta: ragazzi, l’obiettivo deve essere la salvezza e nient’altro. Ci sono squadre meno forti, che i biancazzurri possono e potranno lasciarsi alle spalle. Ma bisogna tenere i piedi per terra, l’ambiente tutto deve restare tranquillo, umile, consapevole del traguardo ed avere fiducia nell’allenatore e nella società che in questi anni sono stati artefici di un grande lavoro. La cosa fondamentale è restare in A e consolidarsi. Ne trarrebbe giovamente tutto ciò che ruota intorno alla Spal, dal commercio al turismo alla città in senso ampio: Ferrara ha preso e prenderebbe ancor più una dimensione nazionale».

Napoli mission impossible? «Ho visto diverse volte il Napoli, anche le due gare di Champions contro il Nizza di Lucien Favre, amico di Renè Weiler e che anche io conosco bene. Il Napoli è impressionante, ha confermato allenatore e giocatori, ha un sistema collaudato, gioca a memoria, è la squadra che in questo momento esprime il miglior calcio in Italia e forse in Europa. Per la Spal ciò che verrà sarà tutto di guadagnato. Sulla carta è una partita molto, molto, difficile per la Spal, ma nel calcio ci sta tutto. Il Napoli è strafavorito, però non ha già vinto».

Della Spal chi o cosa le piace? «Apprezzo la mentalità, il modo di stare in campo. È un blocco compatto, molto più delle rivali, inoltre gioca con lo stesso modulo e mentalità degli anni scorsi. È difficile giocare contro questa Spal, la Lazio ne ha avuto prova tangibile. Quanto ai singoli, Bonifazi - che quest’anno è tornato al Torino - ma più di tutti Mora Lazzari. Sono loro i simboli. Hanno portato la Spal dalla Lega Pro alla serie A, sono umili, danno tutto e continuano a fare bene a livelli altissimi».

In chiusura? «Conto che la Spal si salvi, e che a Ferrara si vedano tanti anni di serie A».