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Vanigli: “Sofferto per infortunio di Totti ma la sua carriera non è stata pregiudicata”

Vanigli è spesso ricordato per il celebre intervento nei confronti di Francesco Totti in un Roma-Empoli datato 19 febbraio 2006

Redazione ITASportPress

Richard Vanigli, ex difensore classe ’71, ha rappresentato al meglio la categoria dei centrali difensivi di provincia a cavallo tra gli anni ’90 e il 2000. Nonostante i risultati ottenuti sul rettangolo di gioco, il nome di Vanigli è spesso ricordato per il celebre intervento nei confronti di Francesco Totti in un Roma-Empoli datato 19 febbraio 2006, che recò la frattura del perone sinistro al capitano della Roma, mettendone a rischio la presenza al Mondiale tedesco.

In occasione del 40° compleanno di Totti, la redazione di news.superscommesse.it ha incontrato l’ex difensore dell’Empoli, il quale ci ha svelato qualche aneddoto relativo ad una delle fasi più complicate della propria carriera e di quella del capitano giallorosso.

La sua storia è strettamente intrecciata alla carriera di Francesco Totti. Più volte si è dichiarato dispiaciuto, quasi affranto, per l’infortunio recato al capitano giallorosso quel lontano 19 febbraio del 2006. Tale episodio ha influenzato nelle annate successive il suo modo di giocare, e soprattutto di difendere?

Se devo essere sincero ti dico di no. In primis perché ero ormai nella fase conclusiva della mia carriera. Nel 2006 avevo 35 anni e indubbiamente tale fattore mi ha aiutato a gestire la vicenda nel miglior modo possibile. Probabilmente nella medesima situazione, un calciatore più giovane avrebbe percepito maggiori difficoltà nell’uscire dal caos mediatico che si era creato. Ad ogni modo devo ammettere che i primi mesi, ovvero quelli dall’infortunio sino all’inizio del Mondiale in Germania, siano stati per me i più faticosi. Avevo gran parte della stampa contro, e di conseguenza anche il “tifoso medio” aizzato dai giornali. Nonostante ciò, ero consapevole dentro di me di aver commesso un normale fallo di gioco, di quelli che si vedono tutte le domeniche. Visto l’ambiente venutosi a creare non era affatto semplice restare sereni. Inoltre, riscontrai nel breve periodo un diverso trattamento nei miei confronti anche da parte dei direttori di gara, forse involontariamente influenzati da quell’episodio. Addirittura qualche settimana dopo l’incontro dell’Olimpico – non ricordo precisamente quale fosse la partita – fui ammonito per un intervento sicuramente meno irruento rispetto a quello nei confronti di Totti. Col senno di poi però ho compreso tutto, e per fortuna ne sono uscito alla grande.

Che rapporto ha avuto con Francesco Totti in quel periodo?

Francesco si è sempre dimostrato comprensivo nei miei confronti. Come ho detto non è stata una fase rosea della mia carriera, specie dal punto di vista psicologico. Ero preoccupato per le condizioni di Totti e i commenti negativi degli addetti ai lavori certamente non mi aiutarono. Parlai con Francesco la mattina dell’operazione, prima che lui entrasse in sala operatoria. Fu lui stesso a rassicurarmi dicendomi che comprese la mancanza di cattiveria della mia entrata. Le polemiche sollevate dalla stampa erano pertanto placate dalle dichiarazioni di personaggi dello sport a me vicini, come mister Zaccheroni ad esempio, che mi allenò ai tempi del Cosenza, il quale si schierò totalmente dalla mia parte. I media troveranno sempre il modo di alimentare polemiche sterili. Tra l’altro un anno fa ho letto in rete una presunta dichiarazione di Totti apparsa su diverse testate di nicchia, secondo la quale Francesco avrebbe cambiato idea in merito alla cattiveria del mio intervento. Se fosse realmente così la cosa mi spiazzerebbe, proprio perché fu Francesco stesso a rassicurarmi all’epoca, e pertanto voglio fidarmi solo di ciò che lui mi disse privatamente.

Da quell’episodio del 19 febbraio 2006 sono trascorsi più di 10 anni. Francesco Totti a 40 anni ha raggiunto quota 250 reti in Serie A e regala ancora magie, spesso decisive, sul rettangolo di gioco. Avrebbe mai scommesso a riguardo?

Quando si ha la passione, ma soprattutto un talento come quello di Totti tutto è possibile. All’epoca la preoccupazione maggiore era legata alla presenza nel Mondiale. Tutto il paese desiderava il recupero entro giugno, senza pensare troppo al lungo periodo. Una volta ristabilitosi al 100% ogni cosa è tornata alla normalità e Totti è riuscito ad esprimere le sue potenzialità negli anni successivi senza alcun tipo di problema.

Cosa vuole augurare al capitano della Roma per questi suoi 40 anni?

Spero che continui così, a divertirsi e a far divertire tutti gli appassionati di calcio fin quando vorrà. E’ un calciatore ancora determinante, e finché sarà in campo i tifosi giallorossi saranno stra-fortunati nel poter contare sull’apporto del proprio numero 10.