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Brescia, festa macchiata da cori contro meridionali

Il club comunque minimizza e spiega che non erano diretti ai meridionali i cori "Terùn"

Redazione ITASportPress

Al termine della partita contro l’Ascoli di ieri, al Rigamonti è partita la festa per il ritorno nella massima serie a 8 anni di distanza dall’ultima volta. Ma un video pubblicato sulle storie Instagram dallo stesso club (poi rimosso) ha fatto il giro del web. Durante la festa promozione al Rigamonti, dopo la vittoria di ieri 1-0 contro l'Ascoli, Leonardo Morosini invita il pubblico a cantare la canzone "terùn, terùn" come sfottò contro Lecce e Palermo, formazioni contro cui il Brescia ha battagliato fino alle ultime giornate del campionato. Un fatto testimoniato da un video dapprima pubblicato e poi rimosso sulle storie Instagram del club. Accade tutto a fine gara. L'attaccante siciliano Ernesto Torregrossa con il megafono in mano suggerisce un coro da cantare alla curva ("La nostra preferita, quella preferita di tutte"), mentre Morosini gli strappa di mano il megafono e dà il via al coro "terùn, terùn". Per il momento il Brescia si astiene dal commentare. Non è la prima volta che cori verso i meridionali funestano le celebrazioni delle squadre di calcio. Nel 2011 l'allora allenatore del Verona, Andrea Mandorlini, cantò la canzone 'Ti amo terrone' al Bentegodi per sbeffeggiare la Salernitana; venne deferito e fu costretto a chiedere pubblicamente scusa dichiarandosi non razzista e ricordando che nella sua squadra tanti giocatori erano meridionali.