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Serie B, blocco dei ripescaggi: Pro Vercelli e Ternana passano al contrattacco

I due club chiedono di giocare in Serie B

Redazione ITASportPress

Dopo il paventato blocco dei ripescaggi, si muovono le società che aspiravano a giocare in Serie B. Una di queste è la Pro Vercelli che ha diramato un comunicato: La società F.C. Pro Vercelli 1892 dichiara di aver inoltrato al Collegio di Garanzia dello Sport ricorso avverso le delibere assunte dalla Lega di Serie B in data 10 luglio 2018 e in data 30 luglio 2018 con cui è stato disposto, in spregio al principio di legalità, il blocco dei ripescaggi. Contestualmente è stata richiesta l’emissione di una misura cautelare volta a far valere l’illegittimità dell’azione posta in essere dalla Lega di Serie B che in data odierna ha dichiarato di voler presentare i calendari relativi alla stagione 2018/2019.

Tale azione de facto non può però incidere sui diritti già acquisiti dalle partecipanti ai ripescaggi e costituisce un’azione che verrà posta, se confermata, anche all’attenzione della Magistratura penale in quanto la Lega di Serie B e FIGC, benchè associazioni di natura privatistica, svolgono funzione pubblicistica nell’ambito dell’organizzazione dei Campionati.

TERNANA - Anche il club rossoverde protesta e lo fa attraverso le parole del patron Stefano Bandecchi che ha parlato a Ternananews.it:  "Il fatto che la compilazione di questo calendario a 19 squadre, così come stabilito dalla lega avverrà oggi alle ore 19, è secondo me una ulteriore aggravante morale di quello che sta succedendo, che è gravissimo. Per l’Italia tutta, non solo per il calcio, in mano a un gruppo di persone che in questo momento si sta collocando più vicino a una attività illegale che a una legale. Questo sta accadendo nel silenzio di tutti, della Federazione, del Coni e, aggiungo, della Presidenza del Consiglio che, sovraintendendo alla attività del Coni, sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola. Mi assumo in pieno – prosegue Bandecchi – la responsabilità di quello che sto dicendo. Quello che si sta perpetrando è un furto di legalità, e non solo.

Si pensi al rapporto tra un semplice cittadino e le istituzioni, un rapporto istiuzionale e di fiducia che viene completamente a mancare nel momento in cui mi viene chiesto di versare 700mila euro a fondo perduto  per il ripescaggio e poi le regole non vengono rispettate e i ripescaggi non fatti e chi dovrebbe invece far rispettare la legalità sta in silenzio non facendo i ripescaggi e avallando quello che sta succedendo. Spero comunque di essere smentito dai fatti prima delle 19 di oggi.

Rispetto al silenzio, a questo atteggiamento da ignavi non mi rimane che avere fiducia in quei magistrati che pochi giorni fa hanno ripristinato una parte di legalità. Staremo a vedere se oggi si darà vita a quello che io ribadisco essere un comportamento più vicino alla criminalità che alla onestà”.