ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

CONFERMA

Coni, Malagò rieletto presidente

Malagò CONI Olimpiadi (getty images)

Nessuna sorpresa: Malagò confermato fino al 2024

Redazione ITASportPress

Tutto confermato e nessuna sorpresa. Giovanni Malagò è ancora presidente del Coni. Lo sarà per l'ultima volta e fino al 2024. Il numero uno ha raccoto 55 voti a favore rispetto ai 72 delegati presenti (su 74: assenti il presidente federazion Vela Francesco Ettorre e presidente federazione Danza Sportiva Enzo Resciniti), con 69 schede valide, una bianca, una nulla. Il primo sfidante, Renato Di Rocco, ha raccolto 13 voti. Uno la candidata Antonella Bellutti.

"Sarà il terzo mandato, l’ultimo. Non mi risparmierò per essere forti e credibili in questo momento di tempesta. Non c’è niente di più bello di fare il presidente del Coni. Sarò sempre dalla parte dello sport. Un grazie anche ai miei avversari, solo elettorali", le parole di Malagò dopo la conferma.

Questo, invece, il suo discorso prima di essere rieletto riportato da Repubblica: "Da 107 anni questo è il momento più importante del Comitato olimpico. Serve a ricordare gli impegni dei prossimi 4 anni, si crea emozione, pathos, complicità in senso buono almeno spero. Ma a prescindere da queste peculiarità, oggi ne abbiamo altre: il luogo, qui, la persona a cui dobbiamo tutto, Giulio Onesti, quando la politica decise di intraprendere un'altra strada, e che il Coni si chiudesse, lui si rese conto di quella che era ed è l'importanza del Comitato Olimpico nel nostro Paese. Sappiamo le percentuali di quanti non riapriranno e di quanti rischiano di non riaprire, sappiamo le incertezze sul domani, che rischiano di renderlo molto più marginale rispetto a prima. Alla pandemia si sono aggiunte burrasche politiche. Il legislatore ha deciso che i presidenti non potessero fare più di 3 mandati. Siamo a Milano perché è città Olimpica: lo sarà fino al 2026 e in eterno. Lo è perché ci hanno dato fiducia, sappiamo benissimo chi non ce l'ha data. Famiglia e sport sono la base dei miei valori su cui io strutturo tutta la mia quotidianità. Ho ascoltato tutti e ho risolto quasi tutti i problemi che mi avete portato. Non avete trovato mai la porta del mio ufficio chiusa, anche se accanto succedeva tutto quello che vi ho raccontato. Abbiamo tenuto il timone dritto valorizzando il nostro marchio: abbiamo riconquistato la nostra autonomia, ora dobbiamo trovare risorse da trasferire a ogni federazione con parametri chiari, individuati da terzi del nostro mondo, e non da fuori, per trasferirlo ai grandi malati: le società sportive e gli impianti. Il Pil dello sport è cresciuto rispetto a quello del Paese. E' possibile solo perché è sceso così tanto il denominatore che le nostre percentuali sono migliori. Ma dobbiamo chiedere più di quello che si è fatto per sostenere lo sport. L'ultima cosa che dobbiamo fare è far vedere che qualcuno gioca una partita per conto proprio".

 Malagò (getty images)
tutte le notizie di