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Crac Wind Jet, 17 persone a giudizio tra cui l’ex presidente del Catania Nino Pulvirenti

foto Getty Images

Il gup di Catania, Gaetana Bernabò Distefano, ha rinviato a giudizio 17 persone per bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della compagnia aerea low cost Wind jet.

Redazione ITASportPress

Il gup di Catania, Gaetana Bernabò Distefano, ha rinviato a giudizio 17 persone per bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della compagnia aerea low cost Wind jet, ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro.

Tra loro Antonino Pulvirenti, come presidente del Consiglio di amministrazione di Wind Jet, Stefano Rantuccio, amministratore delegato della compagnia aerea, Angelo Vitaliti, componente del Cda di Wind Jet, Vincenzo Patti, presidente del Collegio Sindacale di Wind Jet, e Paola Santagati, commercialista di Wind Jet.

Al centro dell'inchiesta indagini della guardia di finanza su un presunto giro di fatture 'gonfiate' per creare fondi in nero. Era questa la Wind Jet, secondo la Procura etnea, con al centro, secondo l'accusa, l'ex presidente della compagnia aerea, Antonino Pulvirenti, e l'allora amministrazione delegato della società low cost, Stefano Rantuccio. Wind Jet, che nel 2009 era la prima compagnia low cost in Italia, con tre milioni di passeggeri, in realtà, sostiene la Procura di Catania, non poteva volare da almeno quattro anni prima della chiusura perché, precisano i Pm, "nel 2005 il suo bilancio aveva un passivo di 600 mila euro che tecnicamente non le permetteva di operare".

Poi, con una serie di "operazioni di maquillage di bilancio, con una bancarotta che si è dipanata negli anni", grazie anche "a controllori che non hanno controllato", si è tenuta la compagnia aperta.