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Cristiano Ronaldo: “In tribunale solo per il mio nome”

Le parole del fuoriclasse portoghese rivolte al giudice istruttore del tribunale di Pozuelo de Alarcon nel corso del suo interrogatorio

Redazione ITASportPress

Questa mattina, presso il tribunale di Pozuelo de Alarcon, si è svolto l'interrogatorio a Cristiano Ronaldo, atttaccante del Real Madrid, imputato per una presunta evasione fiscale di 14,7 milioni di euro. Secondo quanto svela il quotidiano spagnolo 'As', il fuoriclasse portoghese si sarebbe rivolto così al giudice istruttore: "Se non mi chiamassi Cristiano Ronaldo non sarei qui". Il giudice ha risposto affermando: "Non si confonda, come lei si sono sedute qui altre persone anonime. Lei è perseguito e indagato per un presunto reato fiscale in base alle prove fornite dall'accusa e sulle quali sarà la giustizia a decidere". Immediata la replica di CR7: "No, tutto questo succede perché io sono Cristiano Ronaldo".

Uscito dall'aula, Ronaldo non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti presenti, ma attraverso un comunicato ha spiegato: "Il Real Madrid conosce ogni mio mossa. Non ho mai provato ad evadere le tasse. Per la gestione dei miei diritti di immagine, ho semplicemente mantenuto l'agenza che li gestiva ai tempi del Manchester United, creata nel 2004, quando ancora non pensavo di arrivare in Spagna. Questo processo è giunto alla ribalta perché sono uno dei maggiori contribuenti di Spagna".