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Doping, hacker russi mettono nel mirino l’Usada

Gli hacker russi di Fancy Bears colpiscono ancora.

Redazione ITASportPress

Gli hacker russi di Fancy Bears colpiscono ancora. Dopo avere violato il database della Wada, pubblicando una serie di documenti riservati che testimoniano il massiccio ricorso alle esenzioni terapeutiche da parte di atleti di diverse nazionalità, stavolta nel mirino di Fancy Bears è finita l'Usada, l'agenzia antidoping statunitense. Il ciclismo guida la classifica con 102 richieste di esenzione, seguito dall'atletica (68), il triathlon (58), il nuoto (42) e gli sport invernali (37). Solo nel 2015, sempre secondo Fancy Bears, sono stati 583 i certificati di esenzione garantiti agli atleti americani, in molti casi per più di una sostanza altrimenti vietata.