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Doping, Roberto Carlos si difende: “Accuse irresponsabili”

"Non ho mai usato alcun espediente per avvantaggiarmi rispetto ai miei colleghi"

Redazione ITASportPress

Altro caso di doping in arrivo? La tv tedesca ARD, la stessa che svelò quanto accadde in Russia, lancia un possibile scandalo sullo sport brasiliano, basato sulla scarsa attenzione sull'uso di sostanze illecite e sulle gravi mancanze nei controlli antidoping. Facendo finta di essere un'agenzia di rappresentanti di calciatori alla ricerca di anabolizzanti, alcuni giornalisti dell'emittente sudamericana hanno raggiunto il medico Julio Cesar Alves, protagonista dell'inchiesta, e ottenuto da lui sia steroidi che EPO. Il dottore avrebbe anche dichiarato di aver curato per tanti anni diversi giocatori e, tra questi, anche Roberto Carlos, che avrebbe conosciuto fin da giovane e con cui sarebbe stato in contatto anche nel luglio del 2002, l'estate in cui si laureò campione del mondo con il Brasile. L'ex terzino dell'Inter, che oggi ricopre il ruolo di ambasciatore del Real Madrid, si è difeso così: "Sono accuse irresponsabili. Non ho mai usato alcun espediente per avvantaggiarmi rispetto ai miei colleghi. Non ho mai conosciuto quel medico in vita mia e ho già dato mandato ai miei legali di confutare le accuse in tribunale. In tutta la mia carriera sono stato sottoposto a vari test antidoping. Ho giocato vari campionati in tutto il mondo, tra cui coppe del mondo: l'uso di sostanze vietate sarebbe stato facilmente individuato".