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Portogallo, Eder: “In passato ho pensato al suicidio”

Il centravanti del Lille: "Mio padre è in prigione da quando avevo 12 anni"

Redazione ITASportPress

Eroe nella finale di Euro 2016 a Saint-Denis contro la Francia, è stato Eder, che ha consegnato al Portogallo la vittoria dell'Europeo. Grazie al suo gol nel secondo tempo supplementare, i lusitani si sono laureati campioni d'Europa. Intervistato dai microfoni del 'Daily Star', l'attaccante del Lille ha raccontato le fasi più importanti della sua vita: "Mio padre è in prigione da quando avevo 12 anni. Ha ucciso la mia matrigna ed è stato arrestato. Una tragedia che mi ha fatto pensare al suicidio. Non avevo la forza per andare avanti. Da quando ho iniziato a guadagnare qualcosa, subito dopo essermi trasferito all'Academia, ho pensato di andare in Inghilterra per incontrare mio padre. Sogno di farlo ogni volta che vado in vacanza ma non ho mai trovato il coraggio. Infanzia difficile? Da bambino sono stato in un collegio e mi sentivo triste e abbandonato. Però è stata un'esperienza che mi ha aiutato a diventare quello che sono oggi. Ho conosciuto molti amici, è stato un momento importante per la mia crescita".