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Zozulya, il giocatore nazista che più nessuno vuole

Così l'agente: "Un calciatore non deve essere valutato per motivi che con il calcio niente hanno a che vedere"

Redazione ITASportPress

Qualche tempo fa vi avevamo raccontato di Roman Zozulya, giocatore ucraino del Betis dato in prestito al Rayo Vallecano ma cacciato via dai tifosi di quest'ultimo al primo allenamento per via delle sue idee troppo estremiste. Il giocatore, dopo essere stato accostato a due club svedesi nei giorni scorsi grazie ad una proroga concessa dalla FIFA al club che può così ancora dare in prestito il giocatore nonostante il mercato sia chiuso, ha ricevuto il "no" da parte di queste società, costrette a rifiutare l'ucraino dopo le proteste dei tifosi. A Sport Segodnja, l'agente del ragazzo ha raccontato le difficoltà che stanno dietro a questa insolita vicenda.

"Il futuro di Roman? Aspettiamo un altro paio di giorni. Da qualche altra parte è ancora possibile piazzarlo, cercheremo di trovare un club e una soluzione a questo problema sgradevole. Di club per il mio assistito ne avevo trovati, ma tutto poi è sfociato sulla politica, lasciando il calcio in secondo piano. A causa delle bugie sollevate dei media il mio assistito è rimasto senza squadra. In Svezia abbiamo avuto due richieste molto interessanti, tutto era pronto e mancava solo la firma del contratto. Ma le proteste dei tifosi hanno indirizzato i club verso altre decisioni. Ritengo sia una cosa offensiva, i club non devono essere ostaggi dei tifosi e soprattutto un calciatore non deve essere valutato per motivi che con il calcio niente hanno a che vedere".